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Secta siniestra

Regia di Ignacio F. Iquino vedi scheda film

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La recensione su Secta siniestra

di undying
4 stelle

B-movie spagnolo assolutamente imperdibile pur se pasticciato, improvvisato e mal recitato. Esempio di scopiazzatura a 360° di temi classici meglio trattati in pellicole precedenti. Effetti speciali al limite del presentabile, con pipistrelli di peluche legati a fili e bambolotti in plastica. Uno stracult del cattivo gusto.


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Secta siniestra (1982): locandina

 

Frederick Payne (Carlos Martos) vive con sofferenza il rapporto di coppia, dato che la moglie, Elizabeth (Diana Conca), a seguito di un traumatico incidente è diventata mentalmente instabile. Frederick intrattiene una relazione extraconiugale con Helen (Emma Quer), con la quale progetta di iniziare una nuova vita. Quando Elizabeth lo scopre, reagisce con furia brutale aggredendo i due amanti sino ad accecare il marito. Rinchiusa in manicomio, Elizabeth non può impedire a Helen di sposare comunque Frederick. I due desiderano figli ma l'uomo è sterile, quindi Helen propone di tentare l'inseminazione artificiale, rivolgendosi a una clinica specializzata gestita dal dottor Gerard (Juan Zanni). Quello che Frederick ed Helen non possono certo immaginare è che un culto di adoratori di Satana, denominato "Eternal Angel", si è introdotto nella clinica fornendo il seme per la fecondazione, con l'intenzione di far nascere l'Anticristo. 

 

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Secta siniestra: Emma Quer e Carlos Martos

 

Notte. Una macchina raggiunge una villa mentre una pioggia irrefrenabile è accompagnata da lampi accecanti e tuoni fragorosi. Dalla vettura scende una ragazza (Emma Quer), si dirige verso la porta di casa per suonare il campanello, finendo con un piede in una pozza d'acqua. Una scena suggestiva e ben girata, che riporta alla memoria l'incipit di Suspiria (Dario Argento, 1977), protagonista Pat (Eva Axén), sotto la furia di un temporale, in agitata fuga dall'Accademia di danza. Ignacio F. Iquino, o perlomeno uno dei due collaboratori alla sceneggiatura (Juan Bosch e Juliana San José de la Fuente), sembra avere in mente Dario Argento non solo per quanto riguarda questa sequenza ma, in genere, per la rappresentazione dei successivi delitti, che rimanda all'azione di una forza maligna e soprannaturale già intravista agire, oltre che nel citato Suspiria, anche in Inferno (1980). Le premesse sono, dunque, di tutto rispetto tuttavia, nel giro di pochi minuti, quando entra in scena Diana Conca nel ruolo della moglie pazza di Frederick, Secta siniestra svolta improvvisamente in direzione trash proponendo situazioni paradossali e riprese eseguite senza troppa attenzione, interpretate da attori per nulla convincenti (la peggiore del cast è certamente la Conca). Iquino spinge l'acceleratore sul gore e sullo splatter, mostrandoci almeno tre sanguinosi delitti (oltre all'esplicito accecamento di Frederick) ma l'atmosfera horror, assieme al tema della congiura satanica (prelevato di peso da Rosemary's Baby, bambolotto finale compreso), slitta inevitabilmente verso il grottesco quando entrano in campo pipistrelli in peluche sorretti (visibilmente) da fili o pupazzi di plastica a rappresentare infanti (esattamente come ne L'altro Inferno di Bruno Mattei).

 

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Secta siniestra: Teresa Manresa (interpreta la moglie del dottor Gerard)

 

Mentre la storia procede in maniera sempre più implausibile, con personaggi assurdi (Margaret, la suora nera cui da corpo la sensuale Concha Valero) che fanno cose inverosimili (il nipote di Frederick viene lasciato dalla madre in custodia a una sconosciuta), non ci viene risparmiata nemmeno una sequenza di violenza gratuita su un rospo, trafitto più volte con un punteruolo. Iquino, a fatica, forse consapevole della deriva involontariamente comica assunta dal girato, chiude Secta siniestra in maniera incredibilmente kitsch. Una cosa che occorre necessariamente vedere, per credere. Inutili i buoni lavori di Enrique Escobar alle musiche e di Juan Gelpi alla fotografia, annichiliti da una sceneggiatura superficiale, effetti speciali fatti in casa e interpretazioni pertinenti alla sciatteria che, certamente, regnava sul set. Non sorprende affatto che il regista compaia nei crediti con lo pseudonimo di Steve McCoy, e di certo non per ingannare il pubblico sulla reale nazionalità della produzione. Detto questo, il film rientra nella categoria "So Bad, It's Good", riuscendo comunque a divertire e a farsi seguire senza noia, ma non certo per le pretese intenzioni originali degli autori. 

 

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Secta siniestra: Emma Quer

 

Piccole canaglie: quando l'horror diventa, involontariamente, ridicolo

 

La sorella di Frederick, interpretata da  Sylvia Alain, viene raggiunta alla stazione da Margaret (satanista che si è insediata in casa di Helen per seguirne la fase di gestazione). La donna, dovendo assentarsi da casa, intende affidare per qualche giorno il piccolo figlio Peter (Óscar Daniel) al fratello. Margaret, mentendo, sostiene che Frederick ed Helen sono partiti, ma si offre per prendere in custodia il bambino. Peter, immediatamente, prova una forte antipatia per Margaret, che indossa un capo d'abbigliamento nero, simile a quello di una suora. "Vai al funerale di tuo padre?", le domanda. A malavoglia è quindi costretto a salire in macchina di Margaret, affidato dalla madre, senza alcun ripensamento, a una perfetta sconosciuta. Fatti pochi chilometri, lungo una strada sterrata, l'auto si ferma e Margaret chiede a Peter di raccogliere un sasso da porre sotto le ruote, motivando la richiesta sostenendo che i freni sono difettosi. Mentre il piccolo raccoglie il macigno, Margaret parte a tutta velocità cercando di investirlo. Tuttavia l'agilità del bambino è tale che riesce a scattare di lato, evitando di essere centrato. "Volevo provare l'accelerazione", dice la donna e prosegue: "Dai, su, monta in macchina". La risposta di Peter è doppia: fa il gesto dell'ombrello e le urla a tutta voce "vaffanculo!". Il bambino si volta in direzione di un campo e scatta a gambe levate dandosi alla macchia: per l'occasione la velocità della fuga è stata accelerata, proprio come se fosse uno sketch comico.

 

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Secta siniestra: Óscar Daniel e Diana Conca

 

Critica 

 

"Una delle pellicole più allucinogene del periodo la propone Ignacio F. Iquino, con Secta siniestra: nascosto (perché nessuno gli faccia causa) sotto lo pseudonimo di Steve McCoy, perpetra un disastro filmico che batte la sottile linea del cinema satanico e dell'imminente venuta dell'Anticristo. Una risposta tardiva a film come Rosemary's Baby o Il presagio, anche se questo svergognato exploitation propende piuttosto per il trash italiano di terza categoria, come L'ossessa (Mario Gariazzo, 1974) o Un urlo dalle tenebre (Angelo Pannacciò, 1975). E tuttavia, qualche critico erudito l'ha grottescamente paragonato alla crème de la crème del fantastico anglosassone: 'Il primo film di Iquino con la sua nuova casa di produzione è, curiosamente, un film del terrore, un genere che, per quanto sembri incredibile, non aveva mai affrontato. Ha un'infinità di influenze che si convertono in un college di temi e sottotemi presi da Rosemary's Baby, Shining, Il presagio, La notte dei morti viventi, Gli uccelli e da film di vampiri, come minimo (Àngelo Comas in Ignacio F. Iquino, hombre de cine, Laertes Ediciones, 2003)'."

(Diego López e David Pizarro) [1]

 

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Secta siniestra: Concha Valero 

 

La voce di Concha Valero 

 

Concha Valero (1958 - 2006), l'attrice migliore presente nel film nei panni della sadica satanista Margaret, ha calcato set cinematografici per brevissimo tempo, solo un biennio (1982 - 1984), dopo aver esordito da giovane ventiquattrenne, interpretando - eccezion fatta per Secta siniestra - solo pellicole sexploitation, molte delle quali dirette da Ignacio F. Iquino. In seguito sarebbe rimasta comunque impegnata nel settore, ma esclusivamente dietro le quinte, diventando una celebre doppiatrice in patria (sua, ad esempio, la voce di Geena Davis nella versione spagnola de La mosca di David Cronenberg o quella di Courteney Cox in Scream 2). Se ne è andata prematuramente, a soli 47 anni d'età, portata via da una male incurabile.

 

Filmografia erotica di Concha Valero 

 

 - Inclinación sexual al desnudo (1982)

- Los sueños húmedos de Patrizia (1982)

- Porno: Situación límite (1982)

- Una virgen para Calígula (1982)

- Depravación (1982)

- En busca del polvo perdido (1982)

- Las viciosas y la menor (1983)

- Colegialas lesbianas y el placer de pervertir (1983)

- La ingenua, la lesbiana y el travesti (1983)

- El marqués, la menor y el travesti (1983)

- El hombre del pito mágico (1983)

- Julieta (1983) 

 

 

NOTA

 

[1] "Rosso sangue - La storia del cinema fanta-horror spagnolo" (Profondo rosso edizioni), pag. 181 - 182.

 

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Secta siniestra: Emma Quer

 

"Tutto nella mia tragedia è stato orribile, mediocre, repellente, senza stile. Il nostro stesso abito ci rende grotteschi. Noi siamo i pagliacci del dolore. Siamo i clown dal cuore spezzato."

(Oscar Wilde)

 

Trailer 

 

F.P. 02/06/2023 - Versione visionata in lingua spagnola (durata: 86'20")

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