Regia di Simon Wincer vedi scheda film
Ingiustamente dimenticato, forse per il clamoroso flop al botteghino, tra le riduzioni cinematografiche dei miti dei comics più rispettose e fedeli agli umori della pagina, The Phantom - Alla ricerca del teschio sacro possiede un fascino visivo ed uno spirito giocosamente retrò, oltre ad alla consueta ed impeccabile veste spettacolare del blockbuster in abiti da B-Movie, tale da renderlo un coinvolgente, ingenuo e delizioso fumettone, di poche pretese e fracassone, sorretto ed ispirato da quell'identico amore per l'avventura, l'eroismo ed il mistero che ammantava le gesta dell'eroe creato nel 1936 da Lee Falk. Alla sua terza trasposizione cinematografica (dopo The Phantom, diretto nel 1943 da B. Reeves Eason ed una seconda versione made in Turchia e diretta nel 1968 da Çetin Inanç) il personaggio di Phantom, l'Uomo Mascherato, viene affidato al restyling dello sceneggiatore-produttore Jeffrey Boam (La zona morta, Salto nel buio, Indiana Jones e l'ultima crociata e Arma letale 2 e 3 tra i suoi copioni), che lo trasporta dal Bengala a New York per impedire ad un ricco e losco trafficante di impossessarsi di tre teschi dai magici poteri. La regia di Wincer si dedica con efficacia a movimentare le molte scene d'azione, gli attori (Billy Zane, un po' meno imbolsito del solito, Kristy Swanson, Catherine Zeta-Jones e l'ottimo villain Treat Williams) si prestano al gioco con ironia e sfrenata vitalità, la smagliante fotografia di David Burr cattura con fascinose atmosfere le luci ed i colori delle locations naturali, sparse tra Australia, Thailandia e California, a cui le sontuose scenografie curate da Paul Peters e supervisionate da Lisette Thomas donano ulteriore sfarzo. Produce, tra gli altri (e si vede), Joe Dante, che nei progetti iniziali si sarebbe dovuto occupare anche della regia.
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