Regia di Alexandre de La Patellière, Matthieu Delaporte vedi scheda film
1814. alla vigilia del matrimonio, un marinaio francese di modestissime origini, Edmond Dantès (Niney), viene spedito ingiustamente nell'invivibile prigione dello Chateau d'If a causa di un complotto ordito contro di lui da un procuratore ambizioso, fedifrago e corrotto (Lafitte), da un armatore doppiogiochista e infingardo (Mille) e da quello che Edmond crede essere il suo migliore amico (Bouillon), interessato a portargli via l'amatissima fidanzata (Demoustier). Dopo 13 anni di prigionia, Edmond riesce a fuggire grazie all'aiuto dell'abate Faria (Favino), suo compagno nel penitenziario, il quale in punto di morte lo mette sulle tracce di un tesoro faraonico legato ai Templari. Diventato ricchissimo, Edmond torna sulla scena pubblica sotto le mentite spoglie del Conte di Montecristo e - in combutta con due giovani che hanno subito torti analoghi, legati alla sua stessa vicenda - concentra tutti i suoi sforzi per vendicare chi lo aveva privato di un pezzo tanto lungo della sua vita.
Sceneggiato dagli stessi registi che portarono al successo un gioiellino come Cena tra amici, Il Conte di Montecristo è l'ennesima riproposizione cinematografica del capolavoro di Alexandre Dumas padre, al quale la coppia di registi conferisce una confezione da miniserie televisiva che ha il merito di non avere affatto i caratteri del piccolo schermo. Al contrario, le ambientazioni sono ricostruite senza badare a spese e il cast - a servizio di un racconto fluviale che, pur sfiorando le tre ore, non perde mai il ritmo - è di tutto rispetto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta