Regia di Anthony Mann vedi scheda film
Civilizzazione forzata e libertà individuali sono i temi portanti di questo buon western certamente non all'altezza, però, dei più celebrati capolavori del regista. Anche questa volta abbiamo un eroe refrattario a norme, leggi e consuetudini varie, pervicacemente alla ricerca di una pace e di una propria dimensione impossibile da trovare, finendo per scontrarsi inevitabilmente con tutto e tutti o dovendo confrontarsi suo malgrado con spiacevoli situazioni per cui, volente o nolente, diverrà necessario e doveroso il suo intervento. Qualche robusto spunto inusuale, discrete interpretazioni benché in personaggi contenuti e limitati (si poteva evitare lievi sbavature inavvertitamente caricaturali o esuberanti in modo marchiano) e qualche scena allo spasimo non potevano mancare. Finale sciaguratamente deludente e di comodo.
Recita in maniera "ciuca" e con espressione da tonto.
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