Regia di George Cukor vedi scheda film
Un film particolarissimo per l’eccezionalità del cast sia tecnico che attoriale, il fatto è che la prevalenza è femminile, a partire dalla sceneggiatrice che ha fatto un lavoro certosino.
Il coordinatore grande di tutta questa operazione è senz’altro Cukor, grandissimo ispiratore e direttore di attrici; un raffinato e sensibilissimo regista che ci ha lasciato una filmografia da guardare e riguardare, valutando e dando chances a molte delle grandi attrici che sono rimaste nella storia cinematografica (escluso la Loren, che se lo comprò a peso d’oro, per un film insipido e dove lui tentò a tutti i costi di cancellarla nel suo aspetto e nella recitazione, riuscendo a fare solo un ibrido che non portò a niente)
Da considerare l’ anno in cui il film è stato girato, la cosa sa davvero di eccezionale; è anche vero la Shearer era la donna del produttore, quindi una volta convinta lei la cosa ha trovato il terreno giusto.
Da valutare la finezza e la raffinatezza dello studio dei caratteri, che malgrado qualcosa di melenso come la figlioletta, che davvero è la figura meno convincente, un debito dovuto per lo sblocco di tutta l’operazione.
Ci sono ironia, melò, uniti da dialoghi ineguagliabili ed una direzione apparentemente sfrenata, ma tenuta a bada da una regia formidabile; la provenienza teatrale è stata dimenticata facendoci immergere in una piacevolissima avventura cinematografica. Si cura molto il vestiario con una gara fra le attrice temeraria, tanto che nella versione originale ci fu inserito anche un defiléè
Un cast al femminile dove non si può certamente dimenticare Paulette Goddard, in un ruolo frizzante e cinico.
Un film che più volte è stato ipoteticamente preannunciato come remake, Almodovar è uno degli aspiranti, anche se negli anni ’50 c’è stato un quasi trascurabile remake come Sesso Debole
Un gruppo di donne partecipa ad un a gara al femminile con molta ironia
Eccezionale per la verve inconfondibile e la sua bravura , che le fa saltare a piedi pari la caricatura che poteva diventare il suo personaggio
Ai suoi primi ruoli, che l’hanno poi caratterizzata nel suo futuro cinematografico, come pecorella smarrita (ogni attrice, nei titoli di testa, ha un suo animale identificatore
Ruolo non certo portatore di simpatia, ma che svolge con bravura e che a me personalmente convince molto di più dei ruoli melodrammatici che verranno dopo, che l’hanno santificata; in fondo il suo vero volto di attrice è stato quello di Che Fine ha fatto Baby Jane?
Volto non certo eccezionale, anche se il fisico non è male, Cukor è riuscito a plasmarla nella maniera migliore, facendo anche i salti mortali, ma le pressioni da parte del produttore erano tali che ha dovuto chinare la testa. Portata per il genere melodrammatico è a disagio in diverse scene, ma questo lo è stata sempre in diversi film, come nel caso della più che improbabile Giulietta del film Romeo e Giulietta, sempre di Cukor.
Regista di una raffinatezza e psicologia eccezionale, un amante del cinema in maniera totale e questo film è un po’l’ emblema che lo riassume. Fu una sua grande rivincita, in campi diversi, della sua destituzione in Via Col Vento.
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