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Il regno del pianeta delle scimmie

Regia di Wes Ball vedi scheda film

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La recensione su Il regno del pianeta delle scimmie

di YellowBastard
6 stelle

Riprende con un nuovo capitolo, dopo la trilogia reboot firmata Rupert Wyatt & Matt Reeves e conclusasi nel 2017 con The War - Il pianeta delle scimmie (ennesimo titolo rimasticato della saga), la saga del Pianeta delle scimmie della Fox, passata ora in mano Disney e riminata 20th Century Studios, per la regia di Wes Ball, reduce della trilogia di Maze Runner, e la sceneggiatura di Josh Friedkin, sceneggiatore anche dei nuovi Avatar di Cameron, che continua la storia con il primo capitolo di una (probabile) nuova trilogia che rischia però di ritrovarsi ingabbiato in un immaginario, dopo i cinque film originali e altri tre del recentissimo reboot, ormai troppo generico e già ampiamente affrontato e superato.

 

Nuovi poster e trailer de Il regno del pianeta delle scimmie - Nerdface.it

 

Il Regno del pianeta delle scimmie riparte quindi con un salto temporale di 300 anni, proprio per distaccarsi il più possibile dalle ultime pellicole avvicinandosi temporalmente alle pellicole originali, per una nuova ripartenza che, tutto sommato, riesce a tenere testa alla più recente trilogia, considerata da molti uno dei punti più alti dell’intera saga, e quindi molte generazioni dopo l’avvento di Cesare (e la sua morte) che ha condotto i primati a sostituire gli umani regrediti ormai (quasi) allo stato brado, ma con una struttura sociale ancora primitiva e separata in diverse comunità distaccate e autonome, quando non in conflitto tra loro (umani docet).

In questo senso, Il Regno del pianeta delle scimmie è una pellicola piuttosto derivativa, prestando il fianco a innumerevoli luoghi comuni e/o simbologie e analogie fin troppo conosciute e, quindi, già sfruttate ma, date le premesse, ritengo sia abbastanza inevitabile pescare soprattutto nelle tematiche dell’universo da cui proviene, mescolandole, nel caso, ad altre relativi ad altri franchise di recente successo, magri anche di natura antropologica.  

 

Sala XL) Il Regno Del Pianeta Delle Scimmie | UCI Cinemas

 

Il Regno del Pianeta delle Scimmie riesce invece abbastanza bene in quello che i suoi predecessori hanno soltanto timidamente accennato, ovvero nella costruzione di un mondo post apocalittico convincente e in un world building complesso e/o interessante, presentando una realtà nuova, alternativa seppur ancora intimamente collegato alla “nostra”, presentandone le consuetudini e le regole che la governano e le linee evolutive sia di uomini che animali ma insistendo anche nella mistificazione del passato e nella sua strumentalizzazione, tendenza che accumuna sia umani che scimmie.

 

Il Regno del Pianeta delle Scimmie, le prime immagini e anticipazioni

 

Tuttavia, è anche una saga che va avanti dal 1968 e, tra sequel, reboot e nuove e nuovissime trilogie verrebbe da chiedersi quante volte siano state già proposte tali contradizioni e quanto di tutto questo possano ancora avere presa sul pubblico.

Rispetto ai precedenti capitoli le differenze stilistiche ci sono seppur, come da recente tradizione per i blockbuster americani, si cerchi di mantenere una qualche continuità stilistica mentre la regia regala spesso inquadrature suggestive e/o immagini mozzafiato, seppur quasi sempre in CGI grazie a un reparto effettistico decisamente all’altezza, ma anche ottimi momenti action.

 

Si avverte una certa predisposizione a una maggiore predilezione per ampie inquadrature e immagini spettacolari(zate), adatte a enfatizzare la ricostruzione del mondo futuro ma anche (forse) per nascondere l’assenza di attori famosi (come Andy Serkis o Woody Harrelson) e di un cast (Owen Teague, Freya Allan, Kevin Durand, Peter Macon, Lydia Peckham, Eka Darville e William H. Macy) che non presenta nessun attore di richiamo.

 

Regno del Pianeta delle Scimmie: Il clip mostra il cattivo che distorce  l'eredità di Cesare - Asiatica Film Mediale

 

Il ritmo è un po' incostante, rallenta a metà mentre il finale sembra invece frettoloso, anche alcuni momenti che dovevano essere epici risultano meno d’effetto di quanto pronosticato, sia riguardo alla messinscena che per il contenuto.

Ad ogni modo il nuovo Pianeta delle scimmie, pur non raggiungendo livelli elevatissimi, e un buon prodotto di intrattenimento e il risultato è comunque ampiamente positivo.

 

VOTO: 6,5

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