Regia di Adam Wingard vedi scheda film
Sequel diretto di Godzilla Vs. Kong del 2021 e quinta pellicola del Monsterverse della Legendary, inaugurato proprio dieci anni fa dal Godzilla di Gareth Edwards, e nuovamente diretto da Adam Wingard, Godzilla & Kong - Il nuovo impero è un film di puro intrattenimento, costruito per far passare al pubblico un paio d’ore guardando mostri che si picchiano su un grande schermo mentre distruggono (e uccidono!) qualsiasi cosa si pari sul proprio cammino, che siano altri mostri, uomini o città non fa differenza.
Un fastoso e “bestiale” luna park, un popcorn fracassone e fantasmagorico incontro di Wrestling tra titani che se le suonano tra loro di santa ragione.
È la premessa fondamentale di un qualsiasi film di mostri e ci troviamo, in tal senso, davanti ormai a tradizioni estremamente radicate nell’immaginario collettivo in conseguenza, nel caso di Godzilla, una figura tra le più significative della cultura giapponese, a oltre 70 anni di storie, a partire dal film omonimo di Ishiro Honda del ‘54 e a oltre trenta pellicole realizzate successivamente dalla Toho, mentre King Kong, creato nel 1933 nel film di Merian C. Cooper & Ernest B. Schoedsack, ha, pur con meno presenze cinematografiche, più di 90 anni ed è uno dei mostri più celebri della storia del cinema.
“Monsterverse Assemble” – Mostroni Uniti!
Quando ci troviamo di fronte a un film come questo bisogna quindi considerare il carico che queste figure si portano dietro ma anche comprendere che questo franchise è tutt’altra cosa rispetto ai classici kaij? eiga giapponesi, che abbinavano una certa ingenuità a un profondo simbolismo che affondava nella tradizione animista, ma anche delle più recenti rivisitazioni, sempre ad opera della Toho, come Shin Godzilla di Hideaki Anno e il recentissimo Godzilla Minus One di Takashi Yamazaki, ed è per questo che il Mosterverse mi suscita sempre uno strano effetto, soprattutto dopo le sue ultime derive.
Se il primo capitolo si mostrava infatti come un classico popcorn movie dove il linguaggio principale (ovvero l’unico?) era la semplicità e il divertimento, con l’estetica e la meraviglia a farla da padrone, questo seguito narrativamente si mostra però più goffo e semplicistico, con la sceneggiatura di Terry Rossio, Simon Barrett & Jeremy Slater a costruire una trama (!?) che è solo un debolissimo pretesto per contestualizzare gli scontri tra i vari, giganteschi Titani/mostri.
Ecco, quindi, che l’epica avventurosa viene annacquata da una narrazione spesso inconcludente, da vicende (volutamente?) improbabili e da dialoghi terribilmente infantili, con battute “comiche” e/o divertenti che però non fanno neppure ridere.
Godzilla e Kong - Il nuovo impero è un film che ci (si) ubriaca di effetti speciali e di tonnellate di CGI rimandone però egli stesso vittima.
"..e mò mi rovinano pure er colosseo"
Nel reboot del 2014 Gareth Edwards aveva cercato di realizzare un film che provava di adattare la tradizione orientale dei film di kaij? a un contesto più occidentale, concentrandosi maggiormente sull’elemento umano ma togliendo spazio proprio ai kaij?, ovvero il motivo d’essere propri di queste pellicole.
Nei film successivi le trame che coinvolgevano gli umani si sono sempre più impoverite, ma nel modo peggiore, diventando il vero tallone d’Achille di queste pellicole.
Sono rimaste fondamentalmente storie individuali e/o strettamente familiari, diventate sempre più sciocche o pretestuose, sfruttate solo per far proseguire la storia quando invece, seguendo l'esempio delle sue colossali creature, dovrebbe mettere in scena la collettività e/o un mondo molto più vasto, abbandonando (almeno in parte) l’individualismo di una manciata di personaggi, più o meno stereotipati a caso, e abbracciare invece una storia di mostri che si rifletta sulle esperienze umane ma secondo un punto di pista molto più “allargato”.
La sensazione invece è che Godzilla & Kong, indipendentemente dalle pellicole di cui sono (o non sono) protagonisti, siano sì mero intrattenimento, cosa assolutamente legittima, ma che non riescano (quasi) mai a centrare davvero l’obiettivo - ovvero quella di una esperienza per quanto di consumo coinvolgente, avvincente e appassionante - soprattutto per la grossolana struttura narrativa pigramente imbastita attorno al centro che comunque rimane, anche giustamente, l'iperbolico scontro tra gigantesche creature.
Che almeno non (ci facciano) perdano tempo con un 60/70 % della pellicola in cui sono loro i primi a non crederci affatto.
Crossover Mosterverse/Trasformers in arrivo?
VOTO: 4,5
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