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Godzilla e Kong - Il nuovo impero

Regia di Adam Wingard vedi scheda film

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La recensione su Godzilla e Kong - Il nuovo impero

di ANdaMI
5 stelle

Un altro crossover hollywoodiano in computer grafica che regala tanta azione ma poca emozione.

 

locandina

Godzilla e Kong - Il nuovo impero (2024): locandina

 

Il MonsterVerse, nato nel 2014 dagli sforzi congiunti di Warner Bros e Legendary Pictures, si espande sempre di più, quasi a voler rivaleggiare con quello Marvel. Siamo infatti giunti al quinto film dopo i due su Godzilla del 2014 e del 2019, quello su Kong del 2017 e il Godzilla vs Kong del 2021. Mettiamoci pure di mezzo le serie tv Skull Island Monarch: Legacy of Monsters (entrambe del 2023) ed ecco che ci ritroviamo per le mani un universo condiviso fatto di creature titaniche che minacciano o proteggono il mondo. Visti i bei soldi accumulati dalla distribuzione di questi prodotti era inevitabile che nascesse l'ennesimo sequel. Sia chiaro, nulla vieta di produrre all'infinito capitoli nuovi ma uno spettatore pagante si aspetta sempre un lavoro che raggiunga la soglia della sufficienza, quantomeno per non vedere andare in fumo il proprio tempo che, ammettiamolo, è sempre più sinonimo di denaro. Il nuovo impero, proprio come le pellicole precedenti, presenta una trama estremamente semplice: Il gorilla più famoso di tutti i tempi vive tranquillo e in solitaria nella Terra Cava (luogo inesplorato al centro del nostro pianeta) mentre il re dei mostri Godzilla protegge la superficie dagli attacchi di bestie colossali che ogni tanto spuntano a dare fastidio. La routine planetaria viene però sconvolta dall'improvvisa comparsa di una nuova ed al contempo antica minaccia, di fronte alla quale Kong e Godzilla dovranno superare le rivalità e fare fronte comune per salvare la razza umana. Tutti coloro che non si sono mai interfacciati con il MonsterVerse posso continuare a dormire sonni tranquilli e recarsi in sala visto che, pur presentando qualche collegamento con i film precedenti, la storia, sceneggiata da Terry Rossio, Simon Barrett e Jeremy Slater, risulta perfettamente comprensibile anche a chi mal ricorda o non ha mai visto gli altri episodi. Questo vantaggio narrativo, però,  si scontra con la pochezza di scrittura di cui soffrono i personaggi umani presenti ne Il nuovo impero. L'allegra banda composta da scienziati, esperti di qualche tipo e gente utile a qualche scopo è infatti assai dimenticabile e poco approfondita, manca del carisma necessario a far scattare l'immedesimazione e non è sostenuta da una recitazione di livello. Il Podcaster Bernie (Brian Tyree Henry) è la macchietta comica del gruppo e fa ridere a singhiozzo, il veterinario Trapper (Dan Stevens) è anche simpatico ma la sua relazione con la dottoressa Andrews (Rebecca Hall) esiste e non esiste, mentre la suddetta scienziata vive un rapporto difficile con la figlia Jia (Kaylee Hottle) che però risulta banale, scontato e poco interessante. La stessa Jia, il cui ruolo risulterà centrale nel film, è un personaggio trito e ritrito, più utile in quanto chiave di volta che non in quanto persona.

 

scena

Godzilla e Kong - Il nuovo impero (2024): scena

 

La verità è che gli umani, in questo film, sono utili solo per fornire spiegazioni agli eventi epocali che accadono su schermo. Sono sostanzialmente delle didascalie antropomorfe. L'attenzione è tutta per Kong e Godzilla. Certo, a seguire le vicende di Kong sembra a volte di ritrovarsi in un film del Pianeta delle scimmie, ma il gorilla è espressivo quanto basta e la sua presenza è sempre di un certo effetto. Godzilla, di contro, pur risultando gradevole alla vista nella sua nuova veste rosa, si mena con forza con altri titani in scontri brevi, poco coinvolgenti e con mostri dal design anonimo. Il villain finale è riuscito a metà, ha qualche spunto interessante ma non fino in fondo. Inutile dire che tutto il film è realizzato spingendo il computer al massimo, cosa che regala degli effetti speciali abbastanza validi. E vorremmo ben vedere, visti i milioni di dollari di budget. Il nuovo impero sceglie quindi di mettere al centro l'azione, la lotta e le creature per quasi tutta la durata, scelta che fa percepire il lungometraggio come molto più breve di quanto non sia in realtà. I difetti della pellicola non vengono compensati in toto dalla buona regia di Adam Wingard, che però fa il possibile per rendere le scene di lotta il più spettacolari possibile, a volte con successo.

 

scena

Godzilla e Kong - Il nuovo impero (2024): scena

 

Il nuovo impero è un film che potrebbe anche soddisfare le persone in cerca di divertimento leggero, coloro che vogliono semplicemente rilassarsi e farsi avvolgere interamente dalla CGI e dalle botte mostruose in puro stile blockbuster. Ma chi ha un palato più fine e ricerca la qualità anche nei film di mostri giganti, farebbe meglio a pensarci due volte prima di aprire il portafoglio all'ingresso del cinema.

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