Regia di Joel Schumacher vedi scheda film
Tigerland non è semplicemente un altro film sul Vietnam. Innanzittutto di quella guerra non fa vedere niente se non la sua simulazione. E forse questo rende la storia ancora più assurda. Tigerland è un campo di addestramento in cui si gioca a fare i soldati, in cui si mettono in scena dei war-games con fucili veri, munizioni vere, spari veri. Ma è solo una finzione. Gli istruttori interrempono i combattimenti con le loro palette rosso-verdi per sgridare nel loro modo gli errori dei soldati. A Tigerland si impara a non morire, a Tigerland si impara ad uccidere.
Il protagonista del film è il soldato Bozz (interpretato da Collin Farrell), uno che pianta grane ai suoi superiori, un anticonformista, uno che nell' esercito si diverte a rompere i coglioni a chi di dovere. Il suo è il tentativo di salvare i compagni da una morte e da un orrore inutili.
Con tre di loro ci riuscirà. Mentre lui sarà costretto a partire. Ad andare incontro a quella follia che non riesce a comprendere se non nella sua completa e irrazionale assurdità. Forse il significato del film si vuole rivelare da questo pensiero. Far vedere non tanto quanto la guerra sia assurda, ma come ben più grottesca sia la sua preparazione, come l' addestramento degli uomini a diventare soldati segua delle linee e degli schemi che tentano di razionalizzare la
stupidità umana. Vengono prese sul serio da capi e soldati regole che nella vita civile possono solo rientrare all' interno dei giochi, soprattutto dei bambini, quando fanno la guerra tra loro. Ma qui il gioco ad un certo punto finisce e i bambini si ritrovano con fucili e proiettili veri e diventano soldati. Diventano carne da macello. Cibo per i vermi.
Schumacher si mette a metà strada tra l' ironia di Mash e l' assurdità della prima parte di Full Metal Jacket, la sua invenzione sta nel modo di riprendere, con la macchina da presa a spalla che segue i soldati cercando di non lasciarseli sfuggire. La fotografia coglie i colori del campo, della foresta, i squarci di sole tra le nuvole e la pioggia.
Tigerland è un film molto particolare, ti avvolge e allo stesso tempo di tiene vigile, sull' attenti. Ti mostra una realtà assurda e inconciliabile con la razionalità umana. Eppure trenta anni fa come adesso le persone continuano a combattere e a morire. Le guerre non passano mai di moda. Forse perchè è un gioco che continua ad appassionare chi della morte e dell' orrore ha fatto la propria bandiera.
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