Regia di Woody Allen vedi scheda film
Si può disquisire sulla metafora psicoanalitica della cecità, con riferimenti a Tiresia e ad Edipo, anche già oggetto di riproposizione cinematografica, come in Nuovo cinema Paradiso, dove l'anziano proiezionista Alfredo (Philippe Noiret) dice testualmente «ora che ho perso la vista, ci vedo di più», frase peraltro citata in originale italiano nella canzone Take The Time (1992) dei Dream Theater. Si può disquisire di qualsiasi tematica trattata dai film di Woody Allen, ma resta il fatto che Hollywood Ending, diversamente dalle altre opere recenti del regista, sia un film divertente.
Senza bisogno di ricorrere a macchiette (penso alle svampite di La dea del successo e di Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni), quest'opera fila liscia e quasi logica nella sua assurdità, con la trovata geniale di coinvolgere nella direzione del film nel film il giovane interprete di cinese.
Può apparire discutibile l'espediente finale della riappacificazione del protagonista con il figlio, ma si tratta semplicemente di un meccanismo per favorire lo scioglimento della vicenda. Nei suoi film dell'ultimo ventennio, anche da questo punto di vista, Woody Allen ha fatto decisamente di peggio.
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