Regia di Woody Allen vedi scheda film
Geniale riflessione sulla visione intellettuale del mondo circostante.
Val, un tempo affermato regista ora ridotto alla realizzazione di spot pubblicitari, sta per cominciare le riprese di un nuovo film dal titolo LA CITTÀ CHE NON DORME MAI, un malinconico gangster movie ambientato negli anni '40. Nel suo staff lavora la sua seconda moglie, Ellie, dal quale Val è separato e che si sta per risposare col produttore del film, che gli ha concesso di girare proprio grazie all'interessamento di Ellie. Ad un certo punto accade un fatto strano, una particolare metamorfosi kafkiana che potrebbe mettere a repentaglio la lavorazione. Ma il suo agente ha un'idea...
Dietro una serie di gag molto divertenti, equivoci compresi ("Era la giornalista, abbiamo lo stesso profumo!"), una metafora della messa in scena del proprio io, che va al di là di ciò che viene mostrato dagli occhi. Sì possono vedere le cose con il cuore e con la mente.
Grandioso il finale: "La critica americana ha stroncato il tuo film ma per i francesi è il miglior film americano degli ultimi dieci anni!" "Allora voliamo a Parigi!" Profetico per la location dei prossimi migliori film di Woody (la Francia e, in particolare, Parigi)?
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
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