Regia di Brian De Palma vedi scheda film
De Palma è un animale in via d’estinzione, uno da tenere in vita a qualunque costo, anche quando fa il verso a se stesso con film che non aggiungono quasi nulla a ciò che già sapevamo. Come questo “Femme Fatale” ennesima rivisitazione di luoghi Hitckochiani in cui senso estetico e metacinema sono i vettori di una gioco di specchi in cui si districa il fotografo interpretato da Antonio Banderas ossessionato dalla misteriosa donna immortalata da uno scatto rubato al destino. Tra donne che fuggono e cattivi che inseguono c’è spazio per un immaginario di eros e di thanatos con un corpo bollente come quello di Rebecca Robin Stamos portato in trionfo dal vojerismo citazionista dall’artista americano. Se gli eccessi visivi si stemperano in un flusso patinato ed avvolgente non si può fare a meno di pensare che il cinema sia ancora uno dei modi più affascinanti di dispensare bellezza, come quella che appunto ci regala “Femme Fatale”. Chi volesse averne dell’altra potrà sempre sintonizzarsi sulla laguna veneziana dove un’altra puntata dell’”eroticon” Depalmiano andrà in onda, oppure accontentarsi, si fa per dire, di questo regalo televisivo. Dotatevi di molto ghiaccio, ne avrete bisogno.
(icinemanici.blogspot.com/film telecomandati)
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