Regia di Brian De Palma vedi scheda film
La protagonista persiste fino all'ultimo nel lasciarsi trasportare dai propri istinti (fino a sacrificare cinicamente il povero Banderas che sbava per lei) intrappolandosi però in un vicolo cieco dove l'aspetta la resa dei conti. Ma poi, una volta "trapassata" per suo esclusivo demerito, ecco che "trova" un cammino di redenzione (che c'è di strano, tutti noi abbiamo un bel destino "di scorta" quando buchiamo quello normale!) senza passare attraverso la poco comoda via dell'evoluzione morale che porta al riscatto. E no! Troppo comodo!!!!
Avrei concesso qualche punto in più al film se avesse risparmiato la stucchevole parte finale che sottrae la protagonista (cinica e sleale fino all'ultimo) alla giusta fine che merita: con la testa sbattuta sulla pavimentazione del ponte e poi gettata nel fiume. Per la verità, questa era proprio la fine che lei aveva subìto, dopo avere sparato, per liberarsene, al malcapitato, ingenuo, sorpreso e, diciamolo pure, "gran coglione" protagonista maschile. Però ecco che la "femme fatale", già dentro le buie acque del fiume, "trova" le benevoli mani dello sceneggiatore e del regista che, in uno scintillio di "luci angeliche" le concedono un ...piccolo rewind della sua vita così che, conoscendone poi lei il finale, la edificante protagonista potrà di conseguenza ... "comportarsi meglio", evitando la brutta fine "precedente"! Altro che "santi in paradiso": questa si che è una bella raccomandazione!
Banderas fa la solita parte dell'eroe senza testosterone, destinato a soccombere alla dark lady di turno. Tipo di ruolo rientrante ormai nel conformismo con cui si manipolano i personaggi maschili nei "film" odierni, sempre destinati al ruolo comprimario di idioti rimbambiti, quando non di stupidi gorilla anch'essi destinati comunque sempre a subire l'inesorabile "ira", o la "vendetta" ("Kill Bill" docet) o, semplicemente, la "superiore intelligenza" o "astuzia" dell'eroina.
Di tali dark ladies ne girano un pò troppe sugli schermi tanto che, ormai, si può parlare tranquillamente di personaggio "inflazionato" e di abbondante presa per il... (pardon) di presa per i fondelli del concetto stesso di femminilità.
Evidentemente la cosa fa cassetta. Anzi, più il personaggio femminile è "dark", perverso, subdolo e letale (quasi sempre ben oltre i limiti del ridicolo) e più accontenta il botteghino, visto che evidentemente il pubblico (che credo in prevalenza maschile) va in brodo di giuggiole a immedesimarsi nella parte del protagonista (maschile) tartassato (da lei).
Se questo film ha un buon ritmo dell'azione e una certa atmosfera ben resa di tragedia imminente (pur con la presenza della citata "rete di sicurezza") esso riposa comunque sui soliti mezzucci (espedienti da cassetta): erotismo gratuito (scena fra lesbiche inserita per far guadagnare "punti" al film); Violenza femminile (fisica o psicologica: basta che sia efferata, per stuzzicare quella parte del pubblico che va in sullucchero per le malefatte delle dark ladies).
Film che hanno bisogno di tali espedienti (o mezzucci) per farsi notare non dovrebbero essere classificati "opere artistiche", bensì passare direttamente nella serie "c" delle pellicole.
Sono rimasti pochi i film che si basino su trame lineari e "credibili" anche se di tipo fantastico, sulla bravura degli attori e delle attrici e con protagonisti uomini che rispettino il ruolo di "uomini" (e non di eunuchi) e protagoniste donne che rispettino il ruolo di "donne" (e non di perverse e risibili caricature destinate ad un pubblico di maschi masochisti). De Palma non può credere di avere sempre e comunque la critica a favore pur sciorinando simili idiozie. Ogni film è un mondo a se stante e il finale di "Femme fatale", De Palma o non De Palma, è indiziato per essere uno dei più stupidi della storia del cinema!
Ha qualche affinità con il film "Piano diabolico", come ho tentato di spiegare nell'"opinione" relativa
Eliminerei l'ultima parte, stucchevole e artificiosa, lasciando al vecchio, gabbato "collega di lavoro" (ferito a morte e sbeffeggiato dalla protagonista durante l'attuazione dell'"impresa" e per giunta con molti anni di carcere sul groppone sempre a causa di lei) la soddisfazione della vendetta consumata sul piatto "freddo", soddisfazione che sarebbe stata anche mia (più che altro per "consolare" il povero, derelitto Banderas ante "rewind"!)
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