Regia di Ridley Scott vedi scheda film
A venticinque anni di distanza, Ridley Scott torna sul luogo del "delitto" per riprendere dall'ultima inquadratura del film precedente il racconto che, in questo capitolo, prevede il passaggio di testimone dal padre (Crowe) al figlio (Mescal: definirlo scialbo e senza alcun carisma è un mero eufemismo). Lucio Annone, il protagonista di questo nuovo peplum che si limita al baraccone da blockbuster, è un valoroso soldato fatto schiavo in Numidia e trascinato a Roma all'indomani della sconfitta subita dalla flotta guidata dal generale Marco Acacio (Pascal). La sua arte gladiatoria lo fa diventare oggetto delle attenzioni di Macrinus (Washington), che mira segretamente a spodestare l'imperatore Caracalla (Hechinger).
Grandi combattimenti navali al Colosseo, scontri all'ultimo sangue con cani-scimmia e duelli all'arma bianca sono gli unici ingredienti che danno sapore a questa minestra riscaldata. Non si può negare che Scott riesca, nonostante l'età, a girare ancora in maniera superlativa, ma qui - sfondoni storici a parte - c'è soltanto il gusto dello spettacolo fine a sé stesso e manca decisamente l'epicità del primo episodio. Sicché anche lo spettatore finisce per sentirsi alla stregua di uno dei tanti accorsi all'anfiteatro Flavio. Ma senza battere le mani.
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