A causa di un inaspettato lutto, tre generazioni della famiglia Deetz si riuniscono nella storica casa di Winter River, tuttora infestata dallo spiritello porcello Beetlejuice. La vita di Lydia e di tutta la famiglia finisce sottosopra quando la figlia, un'adolescente ribelle, scopre che la magione nasconde un misterioso portale per l'aldilà. Quando qualcuno compie l'errore di pronunciare per tre volte il nome di Beetlejuice, il dispettoso demone torna nel regno dei vivi per scatenare nuovamente il caos.
Decisamente un'operazione commerciale di cui non si sentiva il bisogno, che risente di una scrittura superficiale e troppo densa di personaggi, ma priva di una reale linea narrativa. Contrariamente al capostipite, qui tutto gira attorno a Michael Keaton, che, pur in spolvero, non eguaglia la prestazione degli anni '80.
Non è un film perfetto, due villain sembrano essere introdotti solo per dare moto a certi processi narrativi per poi perdere significato e Astrid non è una protagonista carismatica, ma l'interesse principale è sbizzarrirsi con trovate esagerate e grottesche molto divertenti e in questo il Film è ottimo, grazie anche a buoni effetti artigianali.
Tim Burton cade, pure lui, nella sindrome dell'amarcord di fine anni '80 e, nel suo progetto, coinvolge innanzitutto i sempre bravi Michael Keaton e Winona Ryder, con l'aggiunta della nuova musa dark Jenna Ortega, di un'irriconoscibile Catherine O'Hara e di Monica Bellucci, che si aggira sul set con la faccia sfregiata e spillata.
Il ritorno di Beetlejuice è in grande stile, questo seguito è più spettacolare ma molto meno significativo del primo film. Non lascerà lo stesso segno.
Al netto di qualche problema di scrittura e di ritmo, nel complesso funziona. Sequel riuscito e spassoso che omaggia la libertà creativa, le trovate surreali e i toni divertiti dell’originale, ma guarda anche al presente senza perdere la sua cifra estetica giocosa e concettuale, tra citazionismo, atmosfere gotiche, humor nero e slanci visionari.
All'insegna di un'applicazione dei principi non sempre coerente di Tim Burton, verso un sistema produttivo a cui ha (almeno in parte) aderito, con "Beetlejuice Beetlejuice" (2024), il cineasta americano sembra voler fare ammenda degli errori commessi negli ultimi 15 anni, dove tra Disney e Netflix, ha banalizzato la propria arte. Tutti sbagliano in quanto esseri umani, pure gli stessi… leggi tutto
Presentato in anteprima mondiale all’81ª Mostra del Cinema di Venezia, Beetlejuice Beetlejuice rappresenta il ritorno di Tim Burton a uno dei suoi mondi più iconici, una (ri)evocazione di cui, dopo i 36 anni trascorsi dal primo Beetlejuice, il pubblico sentiva (?!) il bisogno. E probabilmente lui con loro.
Il film del 1988, al contempo elaborato e semplice, si era rivelato… leggi tutto
VENEZIA 81 - FILM DI APERTURA
Come tornare a parlare ancora del laido spiritello porcello?
A parlare e a fare parlare con la sua dentatura a mitraglia (canterebbe Mahmood)...
Sono trascorsi ben 36 anni dalla prima documentata comparsa dell'incubo attorno alla magione della famiglia Deetz, e la figlia Lydia si ricicla come intrattenitrice televisiva in programmi di spiritismo di bassa lega.… leggi tutto
Beetlejuice Beetlejuice oppure Beetlejuice 2 è un film che deve essere visto senza la necessità di voler ritrovare lo stesso hype e lo stesso entusiasmo per il primo capitolo degli anni 80.
Molti personaggi tornano, altri sono nuovi ma tutto sommato la storia ricalca vagamente quella precedente.
La trama è interessante, magari non del tutto innovativo, ma…
In controtendenza rispetto al mercato nordamericano (dove ha esordito con meno di 5 milioni), ma anche ad altri grandi paesi europei (in Inghilterra il film ha esordito con gli stessi numeri d’incasso ma con…
Beetlejuice è stato un film originale, con una storia avvincente e affascinante, nelle atmosfere e nei dettagli. I protagonisti, due attori di mestiere, accompagnati da comprimari di spicco, con un Michael Keaton in stato di grazia. Nonostante il titolo, lo Spiritello Porcello era la ciliegina sulla torta di un un'opera che avrebbe potuto tranquillamente reggersi sulle proprie gambe,…
Settimana transitoria, in cui l’animazione si conferma come uno degli approdi più sicuri per il box office. Basti pensare ai risultati di Cattivissimo me 4 e, soprattutto, Inside Out 2. Il robot selvaggio…
Vermiglio (sensibilmente cresciuto in termini di esposizione al pubblico con 120 schermi) continua, o inizia, il suo momento magico. Il gioiellino di Maura Delpero ha visto moltiplicarsi le sale dal giorno della sua…
Sarà una magra consolazione, dopo il derby perso nella serata di ieri, ma Inter. Due stelle sul cuore pare essere stato un vero e proprio successo. Con 240 sale l’evento Nexo ha incassato 681.000 euro…
Presentato in anteprima mondiale all’81ª Mostra del Cinema di Venezia, Beetlejuice Beetlejuice rappresenta il ritorno di Tim Burton a uno dei suoi mondi più iconici, una (ri)evocazione di cui, dopo i 36 anni trascorsi dal primo Beetlejuice, il pubblico sentiva (?!) il bisogno. E probabilmente lui con loro.
Il film del 1988, al contempo elaborato e semplice, si era rivelato…
Basta guardare il podio per accorgersi di come, in un modo o nell’altro, nelle sale sembrino funzionare solo l’usato sicuro o i soliti nomi (e neanche sempre, come nel caso di The Crow - Il corvo). La serie…
Era una sciocchezza anche il primo, ma essendo il 1988 tutto era ancorato ancora pienamente ed una estetica e narrativa anni ottanta, per quanto leggerina, quindi d'oro.
Burton è superfluo ricordarlo quanto sia sopravvalutato- e che ha realizzato con mestiere in tutta la carriera soltanto 3 film e 1/2-, negli ultimi 20 anni anche molto di più nonostante alcuni…
Anche quest' anno l'avventura veneziana alla Mostra del cinema di Venezia è stata un tour de force appassionante, stancante certo, ma vissuto con il… segue
C’è sempre un po’ di scetticismo quando vai a vedere un sequel, soprattutto se si tratta del sequel di un film cult che arriva dopo più di trent’anni. E ancor di più quando il regista è Tim Burton, che ai tempi del primo film era innovativo e geniale, creatore di un universo cinematografico che ci ha regalato veri e propri capolavori.
Il fascino del…
Tim Burton cade, pure lui, nella sindrome dell'amarcord di fine anni '80 e, nel suo progetto, coinvolge innanzitutto i sempre bravi Michael Keaton e Winona Ryder, con l'aggiunta della nuova musa dark Jenna Ortega (anche qui bravissima, nella parte della figlia ribelle della Ryder, rinnovando il suo taleto, svelato in "MERCOLEDI'"), di un'irriconoscibile Catherine O'Hara e di Monica…
Fermo restando che il primo Beetlejuice mi era piaciuto un bel po’ nonostante un finale anche carino, ma schizzato al mille per cento e frettolosissimo, per BEETLEJUICE BEETLEJUICE avevo qualche perplessità e delle sicurezze, visto il cast storico e Tim Burton alla regia. E che dire, mi sono ricreduto positivamente.
Dopo 36 anni Lydia Deetz conduce uno show televisivo…
All'insegna di un'applicazione dei principi non sempre coerente di Tim Burton, verso un sistema produttivo a cui ha (almeno in parte) aderito, con "Beetlejuice Beetlejuice" (2024), il cineasta americano sembra voler fare ammenda degli errori commessi negli ultimi 15 anni, dove tra Disney e Netflix, ha banalizzato la propria arte. Tutti sbagliano in quanto esseri umani, pure gli stessi…
È ormai da qualche anno che la stella di Tim Burton sta lentamente tramontando, e in un certo senso lo conferma anche l’esordio di Beetlejuice Beetlejuice. Non che il botteghino sia pessimo in assoluto,…
Tim Burton sembra più preoccupato di costruire un prodotto da botteghino su misura per la nuova fidanzata che altro. Funzionano le atmosfere, funziona il cast (Michael Keaton su tutti), funziona il ritmo, e funziona persino la Bellucci. Ma la sceneggiatura è oscena, la trama esile e l'operazione nostalgia finisce per convincere solo gli amanti della prima pellicola, in solluchero…
Il famigerato "spiritello porcello" viene rievocato per la seconda volta da Tim Burton e non ci si può che aspettare una nuova, visionaria e trascinante commedia ballata al ritmo di Day-O (Banana Boat Song). Ma il rituale di rievocazione prevede il nome pronunciato tre volte, mentre qui il titolo ne riporta solo due. Ed in effetti il rituale non funziona. Ambientazioni ed atmosfere…
È già tempo di Venezia. Mentre al Lido il festival entra nella fase finale ecco che in sala arrivano le prime uscite targate Mostra del cinema. Beetlejuice Beetljuice (575 proiezioni) segna il ritorno al…
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Commenti (11) vedi tutti
Decisamente un'operazione commerciale di cui non si sentiva il bisogno, che risente di una scrittura superficiale e troppo densa di personaggi, ma priva di una reale linea narrativa. Contrariamente al capostipite, qui tutto gira attorno a Michael Keaton, che, pur in spolvero, non eguaglia la prestazione degli anni '80.
leggi la recensione completa di Souther78Visivamente è efficace ma narrativamente è una chiavica confusa e pesante.Non mi è piaciuto...
commento di ezioIl peggior film di Burton.
commento di gruvierazNon è un film perfetto, due villain sembrano essere introdotti solo per dare moto a certi processi narrativi per poi perdere significato e Astrid non è una protagonista carismatica, ma l'interesse principale è sbizzarrirsi con trovate esagerate e grottesche molto divertenti e in questo il Film è ottimo, grazie anche a buoni effetti artigianali.
commento di DeathCrossUn sollievo vedere che l'operazione è riuscita. Il film è puro Burton Juice, diverte e funziona !
commento di monsieur opalUn sequel che rende giustizia all'originale e al suo autore.
leggi la recensione completa di kinemazoneTim Burton cade, pure lui, nella sindrome dell'amarcord di fine anni '80 e, nel suo progetto, coinvolge innanzitutto i sempre bravi Michael Keaton e Winona Ryder, con l'aggiunta della nuova musa dark Jenna Ortega, di un'irriconoscibile Catherine O'Hara e di Monica Bellucci, che si aggira sul set con la faccia sfregiata e spillata.
leggi la recensione completa di Marco Poggi"La fossa è stata scossa"
leggi la recensione completa di imperiormax89Il ritorno di Beetlejuice è in grande stile, questo seguito è più spettacolare ma molto meno significativo del primo film. Non lascerà lo stesso segno.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloAl netto di qualche problema di scrittura e di ritmo, nel complesso funziona. Sequel riuscito e spassoso che omaggia la libertà creativa, le trovate surreali e i toni divertiti dell’originale, ma guarda anche al presente senza perdere la sua cifra estetica giocosa e concettuale, tra citazionismo, atmosfere gotiche, humor nero e slanci visionari.
commento di Antonio_MontefalconeTim Burton ci riprova, ma l'esorcismo non segue i consigli della sua assistente tombale ed il risultato è un rituale mal riuscito.
leggi la recensione completa di Guidobaldo Maria Riccardelli