Regia di Emma Tammi vedi scheda film
Mike è costretto ad accettare un noioso lavoro di guardiano notturno in un grande ristorante dismesso. Non vorrebbe, poichè deve occuparsi della sorella Abby, ancora bambina; ma, proprio per amore della piccola, non può farne a meno. Se non lavorasse, per l'arcigna e maliziosa zia Jane sarebbe molto più facile sottrargli la tutela della bambina. I due sono orfani, un terzo fratello è stato rapito quando Mike era ancora un bambino, ed egli non ha mai superato il conseguente trauma. Ma l'incontro con entità sovrannaturali, le quali governano i corpi meccanici di grandi animatroni un tempo attrazione del locale, gli offre la possibilità di risolvere più di un mistero. Ispirato ad un omonimo videogioco, questo thriller / horror diretto da Emma Tammi, descrive "cinque notti" in grado di cambiare vita e prospettive di un uomo in difficoltà, con sè stesso e con gli altri. Mike (Josh Hutcherson) era presente nel momento in cui fu prelevato il fratello, ma non è stato in grado ne' di impedirlo ne' di ricordare dettagli utili a scoprire l'identità del rapitore. Ciò lo tormenta, nei momenti di sonno e di veglia; gli complica i rapporti con gli altri e con la sorellina Abby, la quale preferisce esprimersi con i disegni, non con le parole. L'incontro, non piacevole, con gli animatroni che prendono vita durante le notti di lavoro s'intreccia con le problematiche del protagonista. La loro presenza stimola l'attività onirica dell'uomo; misteriosi bambini gli compaiono in sogno lasciando intedere di poter aiutare Mike a ricordare qualcosa circa il criminale che gli sottrasse il fratello. In cambio vorrebbero che Abby, la quale da un certo momento in avanti accompagna il fratello sul luogo di lavoro, rimanesse sempre con i pupazzi di metallo e plastica che scorrazzano e proteggono i locali del ristorante. E' evidente una connessione tra gli animatroni che si muovono su un piano reale e le presenza oniriche; Mike s'impegna per proteggere la sorella, ingaggiando un duro scontro contro entità dolenti e malvagie, condividendo quei momenti con Vanessa, una solerte poliziotta presente fin troppo spesso all'interno del ristorante dismesso. Chi è questa ragazza ? Le domande, infine, trovano risposta, e Mike, libero dall'oppressione di un triste passato, può iniziare una nuova vita insieme ad Abby. Il racconto ha i connotati di un thriller; i misteri si fanno via via più fitti, sino alla chiarificazione dei ruoli dei vari personaggi ed alla "spiegazione" finale. Sono altresì presenti sfumature horror. Diverse entità sovrannaturali, tormentate ed incattivite, sono presenti in scena; la sceneggiatura non esagera in fatto di spargimenti di sangue, ma qualche sobbalzo è garantito. Ho apprezzato gli effetti speciali; la scena è dominata dagli animatroni, gigantesche creature meccaniche dall'aspetto vagamente minaccioso, a dispetto dell'immagine "bonaria" connessa al loro originario ruolo di attrazione per famiglie e bambini. Ciò che non ho apprezzato è la messa in scena; è impossibile ignorare alcuni buchi di trama. Esempio, alcuni pupazzi meccanici improvvisamente "prendono vita" e si mostrano senzienti. Il film è ambientato nel 2000, non in un, pur immediato, futuro. Il protagonista giudica ciò normale ? Sembra di si, dal momento che la sua non è, propriamente una reazione di terrore, ed anzi, torna per più notti consecutive nel luogo, confidando (positivamente) che potrà trovare soluzioni per le proprie difficoltà; anche questa "casualità" è inverosimile. Volendo ignorare questi dettagli, il film si lascia guardare; gli animatroni sono belli, l'azione c'è, e non manca, qua e là, un po' di humour nero. Ma la tensione si scioglie non appena ogni domanda trova risposta, e l'epilogo è prevedibile. Interessante, non imperdibile.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta