Un giovane filmmaker e un anziano documentarista condividono problemi, angosce, lacerazioni affettive e culturali. Soprattutto li accomunano gli effetti e gli strascichi di un passato carico di dolore, retaggio del genocidio compiuto dai turchi sugli armeni nel 1915.
Note
Una sceneggiatura incredibilmente complicata fa da sfondo al film più personale e sofferto di Egoyan. Un milione di morti sempre negati dal governo di Ankara, una tragedia ben presente negli occhi degli scampati e dei loro discendenti: fra questi Eric Bogosian (che nel suo sito si definisce "underground armenian-american phenomenon") e Charles Aznavour, all'anagrafe Chahnour Aznavourian. L'impresa era di quelle da far tremare i polsi: la passione per il soggetto trasuda da ogni immagine, anche se un maggiore distacco nei confronti della materia avrebbe giovato.
Per il suo film più personale e sentito, incentrato sul genocidio del popolo armeno da parte dei turchi, Atom Egoyan, regista canadese di origine armena, sceglie una messa in scena particolarmente complessa in cui vari piani temporali e narrativi si intrecciano di continuo, secondo una struttura a puzzle caratteristica dell'autore. Se da un lato la scelta dell'espediente metacinematografico (un… leggi tutto
Lascia alquanto interdetti quest'ultimo,atteso film di Egoyan.Complesso intreccio dei piani narrativi, purezza e forza dei sentimenti che lo generano, doppia finzione cinematografica, modernità canadese, arte, traffico di droga, difficili rapporti interfamiliari,tragedia dell'antico popolo armeno,omosessualità, tanti altri elementi-riflessioni contrastanti o difficilmente combinabili vengono… leggi tutto
1° ottobre 2018. Scompare, alla rispettabile età di 94 anni, Charles Aznavour, autore-compositore-cantante, attore e sceneggiatore francese di origini armene. Per il riconoscimento internazionale …
Kobanê, Governatorato di Aleppo, Siria.
Bramava l’avventura…ma gliene mancava il coraggio. Nel complesso viaggiava in un mondo reso sicuro per gli esteti.
Bruce Chatwin – …
… USCIRE VERSO L’ARARAT, NELLA PERIFERIA CHE SPUTACCHIA, SBRICIOLA, SCATARRA Qualcosa bisogna dire della storia rimossa anzi mai narrata dagli storici eurocentrici di un’altra…
Per il suo film più personale e sentito, incentrato sul genocidio del popolo armeno da parte dei turchi, Atom Egoyan, regista canadese di origine armena, sceglie una messa in scena particolarmente complessa in cui vari piani temporali e narrativi si intrecciano di continuo, secondo una struttura a puzzle caratteristica dell'autore. Se da un lato la scelta dell'espediente metacinematografico (un…
E' un film troppo complicato, che passa da una scena all'altra senza avvisare nessuno e rischiando di non far capire un fico secco allo spettatore. Personaggi talvolta irritanti, un film che se non suscita nessuna emozione è un film vuoto. si salva comunque l'abilità nella regia del film ed il coraggio per aver trattato un argomento molto "spinoso" per il governo turco.
Io non ho trovato sto film particolarmente complesso nè particolarmente bello. Alcuni personaggi odiosi (il figlio, la sua morosa)e se vogliamo inutili; diciamo che brilla di più come documento e documentario che come film. La sceneggiatura mette troppa carne al fuoco (anche omosessuali con figlio) e un po' si perde. Ritmo neanche troppo lento, film non per tutti, comunque mette in luce un…
Un film che tenta di ricostruire,attraverso alcune vicende fittizie,il genocidio del popolo armeno da parte dei soldati turchi.Riesce nell'impresa di
emozionare e far riflettere su una tragedia che ancora oggi viene taciuta dagli
arroganti ministri turchi,che negano fermamente che sia accaduta una cosa del
genere.Forse un poco didascalico e qua'e la'l'interesse va'calando,complice un
ritmo…
Le sequenze migliori di "Ararat" sono secondo me quelle del film nel film, le scene di massa e di combattimento, cosa alquanto strana per un regista intimista come Egoyan. La storia del film sul genocidio e il legame delle due famiglie (quella del ragazzo e quella del doganiere) è molto labile e la presenza di Arsinée Khanjian, moglie di Egoyan, comincia a diventare davvero…
“Ararat – Il monte dell’Arca” è il polo focale di un caleidoscopio di immagini della memoria, che in una continua sovrapposizione di diverse scansioni temporali, rievoca il genocidio compiuto dagli ottomani di Jevdet Bey nel 1915. Un genocidio di cui si è persa ogni memoria, un milione e mezzo di armeni sterminati tra orrori e barbarie, mentre nemmeno vent’anni dopo qualcuno in…
charles aznavour spiega a raffi che ciò che fa più paura non è tanto la morte, lo sterminio, la distruzione di un popolo; ma che tutto ciò possa ripetersi. perchè l'odio e la sua negazione fanno in modo che una…
Durante le riprese di un film, riguardante il genocidio degli armeni sotto l’impero Ottomano, un ragazzo, operatore sul set, scopre le difficoltà della vita, legate all’amore e alla famiglia, e riscopre allo stesso tempo, questo terribile eccidio dimenticato, eccidio a cui si appassionerà molto, fino a trovare in esso l’unica verità.
Dopo gli angosciosi, “Il dolce domani” e “Il…
Lascia alquanto interdetti quest'ultimo,atteso film di Egoyan.Complesso intreccio dei piani narrativi, purezza e forza dei sentimenti che lo generano, doppia finzione cinematografica, modernità canadese, arte, traffico di droga, difficili rapporti interfamiliari,tragedia dell'antico popolo armeno,omosessualità, tanti altri elementi-riflessioni contrastanti o difficilmente combinabili vengono…
Andando al cinema con l’idea poco precisa di vedere un film che riguarda il genocidio degli armeni, per poi accorgersi che si tratta invece di un “film nel film”, lascia un po’ delusi! Nell’era televisiva, la sola rappresentazione filmica del genocidio degli armeni avrebbe potuto generare nel regista e sceneggiatore Atom Egoyan il timore di “scivolare” nella retorica e/o di creare…
"Ararat" segna una delusione (grossa o leggera,a seconda dei gusti) per gli estimatori di Atom Egoyan.Regista canadese che ha dato il meglio di se nei due film che precedevano questo."Il dolce domani" e "Il viaggio di Felicia" rappresentavano infatti,oltre che una maturità che ha elevato il regista in Autore,dei ritratti che nella loro apparente freddezza dicevano molto,lo facevono con gran…
Un anziano regista, Edward Saroyan, cerca di realizzare la sua personale Nascita di una nazione raccontando la tragedia degli armeni. Intorno al suo set si incrociano e convergono storie diverse, accomunate da una matrice etnica e culturale senza “identità”. C’è Raffi, un giovane bloccato alla dogana con materiale filmico “sospetto”, oppure Ali, l’attore chiamato per impersonare il…
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Commenti (1) vedi tutti
Sebbene ripercorra una storia a noi lontana io ho apprezzato questo film, ben fatto e con attori non noti, ma interessanti.
commento di slim spaccabecco