Regia di Aleksandr Sokurov vedi scheda film
Probabilmente e' il capolavoro del cinema eurasiatico d'inizio millennio. E non e' affatto un esercizio di stile: il magnifico piano-sequenza che costituisce l'intera opera e' funzionale ad una profonda ed enigmatica riflessione sul passare inesorabile del tempo, sulla necessita' della memoria, sul confronto tra culture e tra epoche diverse, sul rapporto tra Arte e Storia. Al di la' del fascino visivo-musicale, il film coinvolge per la prospettiva inedita, soggettiva e onirica con cui viene rivisitato l'800. "Arca russa" non e' un film: e' un sogno. E' un poema fantastorico che ci va vivere in prima persona gli eventi e le suggestioni di un'altra epoca (mentre la gran parte dei film storici vedono le cose dall'alto, da fuori, obiettivamente, spesso trattando fatti del passato come allegorie sul presente). In questo senso, il finale e' uno dei momenti + belli della storia del cinema, perche' ci fa vivere soggettivamente l'uscita di scena di un ceto, la fine di un'epoca. E di un sogno
e' uno dei piu' grandi cineasti contemporanei assieme a Lynch, Tarantino, Kitano, Kaurismaki, fratelli Dardenne e pochi altri
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