Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film
L’orizzontale Los Angeles, un ufficio in un capannone, un uomo in elegante abito blu sta telefonando a un produttore di pudding: sostiene che con i bollini premio si possono vincere troppo facilmente viaggi in aereo. Finita la telefonata, Barry esce dal deposito, è l’alba, la strada è deserta, arriva a tutta birra una macchina che si rovescia, da un’altra macchina depositano una pianola. Non c’è male come inizio sorprendente. E il dopo è altrettanto surreale e minaccioso. Barry – grande interpretazione di Adam Sandler - ha sette sorelle soffocanti, una passione per i punti in omaggio, una vita vuota con qualche telefonata erotica. Chiaro che l’esistenza è, anche per lui, un percorso enigmatico in un caos insensato dove il destino insiste nel giocare a dadi. Come in Magnolia, Anderson parte dall’inspiegabilità del mondo, ma stavolta non prende il sentiero del dramma. Imbocca, con mossa inaspettata, il colorato e strambo viottolo del parossismo, di una disperata e umoristica insensatezza che sfocia in un amore perdutamente romantico, sotto la luna delle Hawaii. Una commedia sconcertante e postmoderna, jazzistica e pop, sincopata e multicolore, cinetica e astratta, segnata da un virtuosismo collerico: insoddisfatta, tale e quale a Barry.
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