Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film
Barry (Sandler) ha un'impresa di sanitari, veste sempre con un completino blu elettrico e fuori moda e ha sette sorelle. Nel gineceo domestico c'è da diventare matti e infatti Barry non ha tutti i venerdì in ordine. Colleziona montagne di budini al cioccolato per poter vincere miglia e miglia di percorrenza aerea con la compagnia che sponsorizza il budino, si mette in un brutto guaio chiamando una chat-line e fatica a tenere i nervi sotto controllo. Ma le cose cambiano quando nella sua vita entra una ragazza (Watson), altrettanto scombinata, grazie alla quale ritrova miracolosamente se stesso.
Quello di Paul Thomas Anderson è ancora una volta un film di frontiera, che spinge talmente a fondo sul pedale della sperimentazione da diventare spesso ostico. Il film del regista californiano cerca di raccontare il disagio psichico-esistenziale del protagonista attraverso una metafora cromatico-acustica che gioca sulla scelta dei colori e sulle dissonanze della colonna sonora. Un film a tratti divertente ma talmente ambizioso da sembrare un autentico esercizio di virtuosismo registico, del tutto privo del pathos che aveva caratterizzato un film come il suo precedente Magnolia.
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