Regia di Manoel de Oliveira vedi scheda film
Manoel de Oliveira (classe 1908!) procede senza incertezze: ha presentato questo film a Cannes, è probabile sia già al lavoro su un nuovo set, di sera starà scrivendo una sceneggiatura e la notte sognerà un altro film ancora. Dopo il magnifico e intimo “Ritorno a casa”, mette in immagini un romanzo della sua amica scrittrice Agustina Bessa-Luís. Ambiente borghese, matrimoni, funerali, pranzi, cene con pretenziose discussioni filosofiche: e una storia con una donna-vampira, tenutaria di un night-bordello, amante di un bel giovane sposato con una ragazza-angelo amata in silenzio dal figlio di una domestica che conosce parecchi segreti (neonati scambiati nella culla!). Una trama da saga familiare che De Oliveira rimescola gustosamente fino a confonderci perché quello che, come al solito, gli interessa è la (poco sacra) rappresentazione delle incertezze e delle illusioni del cuore. Dialoghi densi, umorismo a tratti feroce e momenti ieratici in una chiesetta-rifugio dove dorme la statua di una Giovanna d’Arco coperta di ragnatele. Ennesima, benvenuta e nobile lezione di un maestro che, divertendosi dall’alto delle sue novanta e passa eterne primavere, riflette sullo stato del mondo e dei suoi eleganti e miseri abitanti.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta