Antonio e José, figli della serva, hanno sempre diviso tutto, fin dalla loro infanzia. Una volta cresciuti i due ragazzi si scoprono innamorati della stessa ragazza: Camilla. Dei due Antonio riesce a sposarla. Amante di Antonio è Vanessa che divide con lui inconfessabili segreti. Ci penserà il diavolo a mescolare le carte nei loro rapporti.
Note
Una trama da saga familiare che Oliveira rimescola gustosamente fino a confonderci perché quello, che, come al solito, gli interessa è la (poco sacra) rappresentazione delle incertezze e delle illusioni del cuore. Dialoghi densi, umorismo a tratti feroce e momenti ieratici in una chiesetta-rifugio dove dorme la statua di una Giovanna d'Arco coperta di ragnatele.
Una delle opere più complesse e singolari fra quelle realizzate da questo grandissimo regista e dove la storia, il suo eolversi, conta meno di tutto il resto che come al solito è grandioso. Lavcora di cesello mostrando poco nteresse verso la srtoria criminosa che il film dovrebbe raccontare e questo può disorientare un poco lo spettatore.
Josè "Toro azzurro" (Ricardo Trepa) e Antonio "Garofano rosso" (Ivo Canelas) sono due amici che hanno vissuto come due fratelli perchè entrambi cresciuti da Celsa (Isabel Ruth), la fidata governante della ricca famiglia di Antonio e madre di Josè. I due ragazzi finicono di innamorarsi entrambi della stessa donna, Camilla (Leonor Baldeque), e di legarsi al filo doppio… leggi tutto
Ennesimo mattone del "maestro" (dicono così, ma io non condivido) De Olilveira, che parla di filosofia, coppie e altro, è il solito noiosissimo film da festival che si lascia "sopportare" solo per la presenza della bellissima Leonor Silveira musa di De Oliveira. Ha avuto una distribuzione lampo e ovviamente e fortunatamente non è stato visto da nessuno, e non me ne stupisco, visto che tenere… leggi tutto
Stiamo per raggiungere, con inequabili comma d'equazioni insorgenti in algoritmi accordanti, ma solo un po' più veloci di Achille rispetto alla tartaruga, e senza l'ausilio di un ponte/arco (tunnel/wormhole)…
Quando avevo 15 anni mio padre mi urlava dall'altra stanza "ABBASSA QUELLA MUSICA" , e mia nonna mi diceva "perché non cammini con le spalle dritte? Su, su con le spalle" mentre io dicevo a mia sorella di sei…
Josè "Toro azzurro" (Ricardo Trepa) e Antonio "Garofano rosso" (Ivo Canelas) sono due amici che hanno vissuto come due fratelli perchè entrambi cresciuti da Celsa (Isabel Ruth), la fidata governante della ricca famiglia di Antonio e madre di Josè. I due ragazzi finicono di innamorarsi entrambi della stessa donna, Camilla (Leonor Baldeque), e di legarsi al filo doppio…
Nella mia cerchia di aficionados la scelta del film al cinema è sempre accompagnata da "Che pollice gli da FilmTV?"... - Il pollice verde ti fa tirare un sospiro di sollievo... -"Bè... dai... se FilmTv…
Oltre due ore di camera fissa, sequenze lunghe interminabili minuti, dialoghi rarefatti ed eccessivamente letterari, colonna sonora minimale: come si può affrontare un film del genere senza farsi assalire dall'ansia? De Oliveira sa perfettamente (e ottiene) ciò che vuole: i suoi film ormai sono più simili a veri e propri quadri che ad immagini in animazione; sul piano…
La realtà che fa da sfondo alla storia è divisa in due, è sfuggente ed inclassificabile, perché oscillante con incredibile rapidità tra i due estremi (come il tempo variabile, o come il viavai di un treno), e capace di far combaciare gli opposti (Vanessa sfruttatrice e, al contempo, benefattrice), di unificare ciò che è con ciò che non è (il figlio vero, Toro Azzurro, ed il figlio in…
Ennesimo mattone del "maestro" (dicono così, ma io non condivido) De Olilveira, che parla di filosofia, coppie e altro, è il solito noiosissimo film da festival che si lascia "sopportare" solo per la presenza della bellissima Leonor Silveira musa di De Oliveira. Ha avuto una distribuzione lampo e ovviamente e fortunatamente non è stato visto da nessuno, e non me ne stupisco, visto che tenere…
Film di rara pesantezza, candidato a Cannes 2002, dove non ha vinto e voleva anche vedere. Poteva vincere solo se gli altri si ritiravano, pagavano la giuria, peraltro di ciechi. Oltre a essere lentissimo, pesantissimo e noioso, è anche un film decisamente orribile, che non dà alcun motivo per essere visto, se non la categoria "cagata pazzesca" di fantozziana memoria. Al suo confronto, la…
Ho avuto modo di vedere di recente questo film, è lungo, noioso, lento, ripetitivo, ma mai banale. De Oliveira la ha costruito come un romanzo di anni fa, ma se ti lasci un pochino sedurre, a piccoli passi ti porta la dove vuole portarti, dove a decide tutto sono le donne e gli uomini sono solo dei pessimi comprimari. Si salvano solo quelli anziani, ormai fuori dal gioco.
Voto 7.5 L'incertezza regna sovrana, nei dialoghi sofisticatamente salottistici, nella concatenazione degli eventi, intuibile- ma De Oliveira mischia le carte con gusto-, nell'umorismo Bunueliano e nelle specularità Rivettiane, nella possibilità di indicare una scissione netta tra il Bene ed il Male.
Resta ferma la camera, che ritaglia ampi spazi di corridoi e salotti barocchi ed…
Manoel de Oliveira (classe 1908!) procede senza incertezze: ha presentato questo film a Cannes, è probabile sia già al lavoro su un nuovo set, di sera starà scrivendo una sceneggiatura e la notte sognerà un altro film ancora. Dopo il magnifico e intimo “Ritorno a casa”, mette in immagini un romanzo della sua amica scrittrice Agustina Bessa-Luís. Ambiente borghese, matrimoni, funerali,…
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Commenti (3) vedi tutti
Una delle opere più complesse e singolari fra quelle realizzate da questo grandissimo regista e dove la storia, il suo eolversi, conta meno di tutto il resto che come al solito è grandioso. Lavcora di cesello mostrando poco nteresse verso la srtoria criminosa che il film dovrebbe raccontare e questo può disorientare un poco lo spettatore.
commento di (spopola) 1726792VOTO : 6++ Film elegante e ben costruito ma poco intrigante.
commento di supadanyun film particolare,dalla recitazione teatrale,con una trama filosofica a tratti incomprensibile!pesante!!
commento di Dony77