Regia di Aki Kaurismäki vedi scheda film
Lo stile probabilmente è tutto suo perchè Aki Kaurismaki unisce in modo personale il dramma con la commedia, dando vita a un film dalle note scanzonate ma dai toni cupi. Il regista finlandese, molto abile nel trasportare lo spettatore ai margini di una immaginata proletaria Helsinki popolata da disadattati e reietti. Immagina un società umana tragicomica che però sa redimersi. L'accettazione della propria precaria condizione resta più che mai la variabile costante.. Un uomo percorre in treno un viaggio che lo porta alla stazione centrale della capitale, addormentatosi in una panchina di un parco viene aggredito e derubato da dei teppisti di strada ancor prima di svegliarsi. Miracolosamente vivo e in condizioni gravissime riacquista conoscenza ma non la memoria per il forte trauma subito alla testa dall'aggressione, sembra che l'uomo non ricordi più nulla degli eventi accaduti. Raggiunto a stento un bagno pubblico dove sciacquarsi, sviene nuovamente poco dopo. Una guardia chiama l'ambulanza e l'uomo si risveglia fasciato come una mummia nel letto di un ospedale. Fugge misteriosamente come un ladro, non prima di essersi raddrizzato il naso.. Viene successivamente notato da due ragazzini addormentato sulla riva di un lago, dove verrà poi soccorso dal padre che abita nei dintorni in un container.. La storia semplice e lineare, caratterizzata da sfumature oniriche, non appesantisce il film con inappropriate elucubrazioni cervellotiche. Markku Peltola interpreta l'uomo senza passato che deve ricostruire la propria esistenza e ritrovare la memoria che stenta a riaffiorare, ma almeno adesso si è fatto un amico. Nieminen (Juhani Niemela), incuriosito dalla strana storia gli consiglia una bella birra in compagnia, chissà magari.. ma il suo invito piuttosto è solo un pretesto per togliersi dai piedi dal tetto coniugale e farsi otto pinte. consiglia all'uomo uno strozzino affitta "appartamenti" accompagnato dal fido feroce "Hannibal". Per pagarsi l'affitto deve cercarsi un lavoro e con quegli stracci a dosso non sarà facile.. Irma (Kati Outinen), rappresentante dell'Esercito della Salvezza si dimostra molto gentile nell'aiutarlo anche se la donna manifesta un certo temperamento diffidente.. Secondo lungometraggio della trilogia dedicata alla Finlandia, il film del regista scendinavo fu accolto molto bene della critica, premiato a Cannes con il Gran Premio della Giuria e la Palma d'oro per la migliore attrice. "L'uomo senza passato" merita senza dubbio di essere visto perché diverso dagli standard cinematografici a cui siamo abituati. Un film dal metaforico freddo fuoco emozionale che irradia calore ai buoni sentimenti e va dritto al cuore. La colonna sonora inoltre, perfettamente inserita nel contesto della trama è caratterizzata da un rockabilly strappalacrime dalla poetica delicata. Il film mostra allo spettatore un affresco metafisico sul destino e i cambiamenti.. Qull'eccettazione imposta alle circostanze drammatiche del vivere che non può non essere percepita. Un film affascinante da vedere e studiare in tutta la sua accessibile complessità. Fotografia di Timo Salminen, montaggio di Timo Linnasalo e scenografia affidata a Markku Patila e Jukka Salmi. Costumi di Oti Hajupatana.
6/10
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