La recensione su L'avversario

Daddy Cool - Non rompere papà (2008): Daniel Auteuil

Copkiller - L'assassino dei poliziotti (1983): Nicole Garcia

L’avversario Francia Spagna Svizzera 2002 la trama: Jean Marc Faure vive in Francia ai confini con la Svizzera, con la moglie Christine e i piccoli Alice e Vincent. Benvoluto e rispettato dai suoi genitori, dai suoceri e da una ristretta cerchia di amici, principalmente da Luc suo compagno di studi all’università e da una fitta rete di conoscenti, finge di lavorare come medico specializzato a OMS di Ginevra da più di diciotto anni, nella realtà non è così, addirittura non ha nemmeno conseguito la laurea. La storia è ispirata ad un evento realmente accaduto e compiuto il 9 gennaio 1993 in Francia, Claude Romand finto medico per più di diciotto anni, che massacrò la moglie i due bambini e i suoi genitori e tento’ il suicidio, è stato condannato al fine pena mai. La recensione:Film tratto da un romanzo di Emmanuel Carrère, basato su fatti realmente accaduti, girato da Nicole Garcia brava attrice francese qui abile regista, la ricordo in una buona interpretazione in un film “Pericolo nella dimora” di Michel Deville del 1985, che invito a vedere, segue attentamente l’angosciante percorso di una mente al completo sbando psicologico, che gradualmente precipita in un pozzo senza fine di menzogne e comportamenti anomali. Daniel Auteuil interpreta il ruolo principale di Jean Marc Faure il finto dottore e finto dirigente per diciotto lunghi anni, si mangia il film con una interpretazione straordinaria, come ad esempio in un altro buon film che invito a recuperare “In nome di mia figlia” del 2016 di Vincent Garenq. Un film gelido e raffinato un impeccabile ricostruzione dei fatti con continui flash back, tanti dialoghi esplicativi, che illustrano il dramma interiore del “finto dottore”. Un castello di menzogne lungo diciotto anni, mente sul lavoro, sui finti investimenti finanziari che gestisce in nome e per conto di persone a lui vicine, come il suocero interpretato dal redivivo Bernard Fresson, al suo ultimo ruolo, gli anziani genitori e buon ultima la sua amante Marianne una grandissima Emmanuelle Devos, ex moglie di un suo amico, François Berléand già visto in seguito ne “La commedia del potere” del 2006, ottima anche interpretazione della moglie Christine, interpretata da Géraldine Pailhas ed infine si vede con piacere la partecipazione di François Cluzet nel ruolo di Luc amico del protagonista. Jean Marc un uomo gravemente disturbato psicologicamente un mentitore nato. Nicole Garcia firma un film glaciale ed angosciante, con una direzione asciutta, basata su una sceneggiatura di Frédéric Belier, della stessa Garcia e di Jacques Fieschi, una satura ed opprimente fotografia di Jean Marc Fabre, un montaggio sincopato e decostruito magistralmente di Emmanuelle Castro ed una colonna sonora perfetta per ritmo cadenzato ed opprimente di Angelo Badalamenti, il grande compositore di “Twin peaks” grande serie tv di David Linch. Il film dura due ore scarse che letteralmente volano, il cuore di tenebra ci devasta ed immalinconisce, sapendo che è tutto veritiero, un uomo che invece di ammettere la verità, mistifica per quasi vent’anni, che invece di confessare,messo alle strette decide di compiere una strage uccidendo i suoi cari vittime dei suoi raggiri economici. Una didascalia iniziale dice “ vi è una sola cosa peggiore di essere scoperti, non esserlo mai”, quello che è capitato al protagonista del film il finto dottore Jean Marc Faure. Voto 8 Interpreti e personaggi Daniel Auteuil: Jean-Marc Faure Géraldine Pailhas: Christine Faure François Cluzet: Luc Emmanuelle Devos: Marianne Bernard Fresson: padre di Christine Alice Fauvet: Alice Martin Jobert: Vincent