Regia di Im Kwon-taek vedi scheda film
regia pittorica e diligente per un'opera di grande fascino figurativo e ricchezza di contenuti: da un lato, il notevole affresco storico (una Corea del tardo Ottocento, che a ben vedere non e' poi cosi' distante dai dilemmi politici e artistici dell'Occidente contemporaneo: conservatori/riformisti; cultura/denaro; Arte per se stessi/Arte su commissione; Arte come consolazione/Arte come manifesto politico; realismo/espressionismo); dall'altro il ritratto di uno sregolato ubriacone gaudente, la cui creativita' dipende fermamente dal vino e dalle donne, e il cui immenso talento si scontra con un difficile contesto storico.
bravissimo nel vestire i panni di un artista decisamente originale, fuori da ogni cliche', che unisce lo spirito eccentrico e tormentato di un Van Gogh con la mondanita' e l'ossessione erotica di un Toulose Lautrec
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