Regia di Elia Suleiman vedi scheda film
Primo film di un regista palestinese selezionato per il concorso a Cannes e Premio della giuria. La Palestina è terra senza pace, lacerata dall’occupazione militare. Eppure, questo è un film di intensa comicità, in qualche caso anche esplosiva: il protagonista butta soprappensiero dal finestrino della macchina un nocciolo di albicocca e un carro armato salta in aria! Girato a Nazareth dove Suleiman è nato nel 1960, costruito cucendo insieme rapidi schizzi con il filo di una comicità di situazione che ricorda Keaton e Tati, il film si divide tra realtà e utopia. La realtà: palestinesi che ripetono gli stessi gesti, portano fuori la spazzatura e la buttano nel giardino del vicino; arabi e israeliani che si fanno dispetti; il protagonista, interpretato dal regista, e la fidanzata, costretti a vedersi, senza dirsi una parola, a un posto di blocco. L’utopia: un palloncino con la faccia di Arafat che vola sopra moschee e sinagoghe; una guerriera ninja che si alza in aria protetta da uno scudo magico che ha la forma della Palestina e vince il confronto con le truppe speciali israeliane. Uno dei grandi film di questa stagione. Sorprendente, militante e antimilitarista, apertamente comico, sfrenatamente utopico, amaramente realista.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta