Regia di Elia Suleiman vedi scheda film
Si può ridere del conflitto israelo palestinese?La risposta non sarebbe semplice ma guardando questo film è sicuramente si.Un film che accanto a un umorismo raffreddato e raggelante alla Kaurismaki(ma qui è nettamente diversa la situazione metereologica,qui c'è un caldo feroce e l'eterno solleone),vengono proproste gags mute che hanno la sfrenata fantasia del cinema di Tati o le suggestioni grottesche nonsense(tipo il nocciolo di albicocca che fa saltare un carro armato) delle ultime opere di Bunuel o dei film di Ioseliani.Accanto alla reiterazione meccanica dei gesti quotidiani ci sono trovate estemporanee che strappano il sorriso,ci sono sprazzi di follia che lasciano interdetti un po'come l'invenzione dell'eroina ninja antiisraeliana o la lunga sequenza dell'inizio dove troviamo un pingue Babbo Natale impegnato a fuggire inseguito da un gruppo di ragazzotti palestinesi che sembra molto più interessato a fargli la pelle che al sacco dei suoi regali.Ma non c'è una distinzione così agevole tra buoni e cattivi:tutto è guardato attraverso la lente deformante dell'umorismo grottesco che caratterizza questa pellicola.Le assurdità assortite della narrazione sono la cartina di tornasole delle assurdità vere provocate da un conflitto senza fine.Vedendo questo film,notando tutte le citazioni inanellate dal regista(anche protagonista) viene il sospetto del furbo esercizio di stile ma almeno lascio la benevolenza del dubbio sulla spontaneità di quest'opera che fu molto apprezzata quando fu presentata a Cannes.L'unica cosa certa riguardo Intervento divino è che è un film di antimilitarismo militante....
dilata i tempi ma dirige un film ad alto tasso di originalità
surreale
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