Regia di Mike Leigh vedi scheda film
Non si vede a cuor leggero il fil di Mike Leigh, perché il cuore te lo scava, e lo sguardo anche, con il suo occhio fermo, che non si ritrae un passo dalle miserie dei suoi personaggi. Eppure il film ha il pudore e il rispetto che gli vengono dal rigore e dal desiderio di verità, quella che non sublima il reale ma lo affronta senza fronzoli. La povertà economica è solo il male minore di famiglie cui è difficile dare questo nome, di adulti sconfitti e immiseriti dentro dalla quotidianità e figli rabbiosi che non hanno di che riempire la pancia e l’animo. Un pugno allo stomaco per qualunque sognatore. "Tutto o niente" ha però un suo lirismo, quello che affiora abbandonando ogni retorica del dolore o del perdente, la poesia "sporca" di una dichiarazione d’amore alla propria moglie chiedendo scusa per ciò che non si riesce ad essere, di un’iniziale incisa sul petto, di una ragazza che guarda i due genitori sfasciarsi ubriachi sul letto. Ed ha nonostante tutto la forza di sperare, di attaccarsi ad un sentimento “coniugale” che ci svela dietro l’apparente vuoto una profondità drammaticamente soffocata. Non si può uscire da questo film impunemente, come non si può fuggire lo sguardo spietato e pietoso di Mike Leigh ad ogni inquadratura. Cast strepitoso.
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