Regia di Tsai Ming-liang vedi scheda film
spiace dare voti bassi al cinema con gli occhi a mandorla. Personalmente amo Kitano e Kurosawa, apprezzo Wong Kar-Wai, ma Tsai Ming-Liang francamente mi convince fino ad un certo punto. Certo, non si puo' far a meno di sottolineare il rigore formale, che rimanda a Ozu per la macchina da presa sempre immobile e l'attenzione rivolta alla composizione delle immagini (con le differenze dovute al fatto che il taiwanese non inquadra mai in primo piano e spesso fa coincidere l'inquadratura con la sequenza). Tuttavia, sul tema della necessita' di comunicare nel grigiore della vita metropolitana e' preferibile ad esempio "Angeli perduti" di Kar-Wai: il problema di "Che ora e' laggiu'?" non sta tanto nella lentezza estenuante delle sequenze, quanto in una certa debolezza nella sceneggiatura, che non sviluppa in maniera del tutto risolta il tema cardine della pellicola, il tempo
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