Regia di Lars Kraume vedi scheda film
Un’agenzia pubblicitaria, preoccupata di non essere considerata al passo coi tempi, assume Victor, giovane dall’aria stupida, come paravento per i clienti. Ma il ragazzo si dimostra professionalmente ed eticamente più saldo del previsto, e riesce a trascinare nel proprio entusiasmo anche un disincantato creativo ed ex giornalista. Il filmino, assolutamente piatto, offre di sfuggita una buona constatazione: cioè che una stessa idea può servire alla pubblicità e all’arte underground (qui rappresentata da una ragazza di cui Victor si innamora). Che il film sia ambientato a Francoforte anziché a New York, conta poco. Per il resto, le situazioni sono prevedibili, i personaggi poco interessanti, e c’è qualche svista di traduzione (i “situazionisti internazionali” citati a un certo punto sono più verosimilmente l’“Internazionale situazionista”). Simpatica solo la passione del protagonista per Steve McQueen.
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