Trama
Da un’attenta lettura dei versi nei Sonetti di Shakespeare si deduce che il giovane amico “… dai profondi occhi sognanti…” per il quale il Bardo innalzava il suo canto struggente, doveva essere una persona in grado di rappresentare un fattore vitale per l’evoluzione dell’arte drammaturgica dello scrittore. Il misterioso W. H., allora, riaffiora dai meandri del suo secolare mistero: si tratta dell’attore fanciullo del teatro di Shakespeare. Di colui che, come scrive Wilde, fu primo e indimenticabile interprete di Viola, Desdemona, Rosalinda, Giulietta.
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