Regia di Giovanni Pastrone vedi scheda film
Il capolavoro assoluto di Pastrone e dell'intera cinematografia italiana dell'epoca, una spettacolare e mastodontica glorificazione dell'ideologia borghese di inizio secolo, trasfigurata nelle vicende della piccola Cabiria, rapita dai pirati e venduta come schiava a Cartagine ai tempi della seconda guerra punica. Realizzata in sei mesi di riprese tra Torino, le Alpi, la Sicilia e la Tunisia, è un'opera ambiziosa e di audace squisitezza stilistica, sorretta da uno stile narrativo epico e coinvolgente e da una sontuosa realizzazione tecnica, che influenzò profondamente Griffith e De Mille, a partire dall'uso innovativo dei movimenti di macchina fino all'enfasi delle didascalie, redatte da Gabriele D'Annunzio sulla base delle foto di scena fornitegli da Pastrone. Memorabili le sequenze del sacrificio al dio Moloch, l'eruzione dell'Etna, la traversata delle Alpi da parte di Annibale e la battaglia navale di Siracusa.
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