Regia di Emmett Malloy, Brendan Malloy vedi scheda film
A Bull Mountain, sperduta località sciistica dell’Alaska fondata dal mitico Papà Muntz, un tipo che sciava con il sedere scoperto, si svolge una versione a stelle e strisce delle nostre ruspanti “Vacanze di Natale”. Un gruppo di amici un po’ fuori di testa condivide la passione per lo snowboard, l’alcool, le donne e gli scherzi proprio come il mitico Muntz. Tutto però si complica quando gli eredi di Muntz vogliono vendere la montagna ad un magnate senza scrupoli che ha il volto incartapecorito di Lee Majors e il gruppo, escluso il bello e saggio Rick, si ritrova licenziato in un istante. Amori impossibili, amori possibili, figlie di primo e secondo letto, citazioni di classici demenziali famosi, tentano di arricchire un racconto tutto sommato noioso, al quale non giovano molto di più le acrobatiche scene di snowboard e la bellezza muliebre di Victoria Silvstedt che per la verità assomiglia sempre di più al travestito de “I dongiovanni della Costa Azzurra”; c’è da aspettarsi un sequel marino?
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