Regia di Sam Raimi vedi scheda film
Uno squisito pacchetto di humor e suspence, realtà e fantasia, una travagliata storia d'amore, spettacolari effetti speciali e un'impeccabile scenografia, e naturalmente un'inevitabile lieto fine. Questo è Spider-Man, l'ultimo colossal proposto dal cinema per un già annuniciato grande successo e rivolto al grande pubblico con un solo scopo: SORPRENDERE. E in effetti il film è tecnicamente ben congeniato, impeccabile sotto ogni punto di vista, e ci fa trascorrere due ore di puro e genuino divertimento. Raimi ha fatto un ottimo lavoro, e facendo vivere sullo schermo un grande eroe dei fumetti ci ha fatto sognare, il che purtroppo oggi è molto raro, per cui lo ringraziamo, sperando di avere più spesso "regali" del genere dai grandi registi.
Tobey Maguire nei panni di Spider-Man è stato semplicemente meraviglioso, un'interpretazione perfetta che non ha deluso l'azzeccatissima scelta di Raimi e nemmeno le nostre aspettative. Tobey ci ha sorpreso ancora una volta, e per tutti coloro che conoscono l'attore anche nelle sue precedenti interpretazioni, questa non è una novità. Tobey riesce ad emozionarci col suo grande carisma espresso nei gesti, nella voce, nello sguardo: uno sguardo che da solo esprime tutto ciò che le parole non dicono, quello sguardo che dà vita ai personaggi rendendoli così veri, autentici; uno sguardo sconcertante nella sua fissità per le forti emozioni che trasmette. E così in Peter Parker troviamo un po' di Homer Welles, il giovane orfanello de LE REGOLE DELLA CASA DEL SIDRO, e un po' di James Leer, il bizzarro studente di WONDER BOYS, e forse, perchè no, forse c'è anche un po' di Tobey, che ogni volta ci fa chiedere dove finisca la finzione e cominci la realtà.
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