Regia di Euzhan Palcy vedi scheda film
Se un merito va dato a questo film di fine anni '90, è quello di non usare nessun cammuffamento nel mostrare come ci fosse ancora tanto odio verso i neri nell'America di inizio anni '60. La piccola Ruby Bridges, che grazie alle sue capacità viene mandata in una scuola frequentata solo da bianchi, ogni volta che varca (sotto scorta..) il portone della scuola viene apostrofata con epiteti ed auguri di morte che oggi si avrebbe qualche resistenza a pronunciare perfino verso un pluriomicida. Solo la caparbietà di continuare, contro tutto e contro tutti, a frequentare le lezioni porterà progressivamente ad una rassegnata accettazione della diversità (se tale ha pure un senso chiamarla). Il film, che cinematograficamente è senza infamia e senza lode, è comunque lodevole per la capacità di raccontare in modo asciutto ed efficace una pagina certo non encomiabile della storia americana, ma anche l'inizio di un cambiamento che ormai era inevitabile. Ottima la piccola protagonista, esempio di pefetta immedesimazione in una parte comunque non facile.
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