Regia di Turi Vasile vedi scheda film
Un ragazzo si mette nei guai per una pericolosa bravata; il padre, un severo avvocato, si scontra con la comprensiva e docile madre che non vorrebbe punire eccessivamente il giovane. Ma il senso di giustizia paterno prevale e il ragazzo si costituisce.
Dai primi anni Cinquanta Turi Vasile prende a lavorare con continuità nel cinema, sia come sceneggiatore che come produttore; nel 1955 ha quindi l’occasione di sperimentarsi anche dietro la macchina da presa e la coglie al volo, con questo I colpevoli (che però uscirà solamente due anni più tardi). Si tratta in effetti della riduzione cinematografica di un’opera teatrale, ovvero Sulle strade di notte di Renato Lelli, ma la sceneggiatura (di Vasile e del suo aiuto regista Mario Landi) è ben costruita, di modo da non lasciar trasparire l’origine del copione e da conferire alla pellicola una vita propria. Detto ciò, comunque, de I colpevoli non rimane granchè altro di rimarchevole: un film confezionato adeguatamente e con interpreti validi e in parte, certo, ma senza guizzi eccezionali o momenti particolarmente memorabili, dotato per di più di una visione morale piuttosto stretta, o forse con l’aggettivo più consono alle circostanze paternalistica. Questo non sorprende considerata la data, ma può rivelare quanto l’opera fosse destinata a diventare entro breve sorpassata da pellicole evidentemente più al passo con i tempi come quelle, per esempio, del neorealismo rosa. Curiosità: nei panni del padre di famiglia c’è Carlo Ninchi, mentre suo figlio è qui Alessandro Ninchi, che nella realtà essendo figlio di Federico (fratello di Carlo) è quindi suo nipote; fra gli altri interpreti troviamo poi Isa Miranda, Vandisa Guida, Enrico Olivieri e, in una particina, anche Vittorio De Sica. Alla fine del 1957 Vasile tornerà in sala con Classe di ferro, ottenendo peraltro notevoli incassi. 3,5/10.
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