Regia di Roberto Rossellini vedi scheda film
Gli ultimi anni della carriera di Roberto Rossellini sono stati impiegati per uno scopo nobilissimo: divulgare i profili di personaggi - filosofi, teologi, scienziati - che hanno fatto la Storia. Una didattica che sfrutta il veicolo cinematografico non può che essere spiccia e ben documentata, per non sconfinare nel romanzesco, nella fiction o addirittura nella fantasia del 'liberamente tratto da'. Questa serie di lavori di Rossellini (analogamente a Pascal trattò personaggi come Cartesio, Sant'Agostino, Socrate) è appunto imperniata sugli scritti che questi autori ci hanno lasciato o sulle biografie più attendibili e più prossimamente contemporanee a loro; qui il regista scrive la sceneggiatura insieme a Marcella Mariani, Luciano Scaffa ed a Jean Dominique de la Rochefoucauld per i dialoghi e si avvale della produzione della Rai. Il film nasce infatti in due puntate di un'ora ciascuna, da trasmettere per via televisiva; impianto minimale della messa in scena (altrettanto minimali, e cupe, possono definirsi anche le musiche di Mario Nascimbene), con scene completamente svolte in interni, poche comparse, ruolo predominante dei dialoghi per (ri)scoprire il personaggio al centro del film attraverso le sue stesse parole. Pierre Arditi, bravo protagonista, diventerà attore-feticcio di Alain Resnais riuscendo ad interpretare parecchi film del regista francese in serie (cosa mai riuscita prima a nessun attore) da Mon oncle d'Amerique (1979) in avanti; in una particina il ventenne Christian De Sica, avvocato dalla credibilità totalmente azzerata dalla sua futura carriera. 7/10.
Vita e opere di Blaise Pascal, pensatore, scienziato e teologo del diciassettesimo secolo.
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