Regia di Roberto Rossellini vedi scheda film
Si tratta di un altro film di Rossellini incentrato sulla figura di una grandissima personalità del pensiero filosofico occidentale, come Sant'Agostino, vescovo d'Ippona, vissuto nel periodo della decadenza di Roma e delle invasioni barbariche, ma anche delle prime controversie teologiche e delle prime eresie all'interno del mondo cristiano. L'Africa settentrionale è sconvolta dalle diatribe tra cristiani, pagani e donatisti, ma Agostino si dimostra persona equilibrata accogliendo presso di sé i donatisti perseguitati e parlando da fratello con i governatori romani pagani. Una delle frasi più importanti del film, che bene sintetizza il comportamento morale di Agostino, il protagonista la pronuncia quasi all'inizio del film, quando, già vescovo della città africana, viene aggredito in chiesa da un fanatico donatista, che poi sta per essere linciato dai fedeli cristiani. Agostino ferma i suoi, esclamando: «Perisca l'errore, viva l'uomo!».
Intelligente l'idea di far interpretare Agostino da un attore di colore, il bravissimo Dary Berkani.
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