Regia di Billy Bob Thornton vedi scheda film
Billy Bob Thornton è forse il miglior attore hollywoodiano di oggi. E il motivo per cui questo film scombinato si fa amare nonostante tutto, è in fondo il ritrovarvi alcuni pregi del Thornton attore e personaggio: l’attenzione per un’America di loser, la sensualità dolente e la maschera cinica, insomma le perdute radici hemingwayane dei vecchi divi Actor’s studio. Thornton è qui un piccolissimo borghese in continua lite (per gelosie reciproche) con una moglie che adora, e deve raggiungere la famiglia per un’emergenza (uno zio è accusato di tentato omicidio). La famiglia è quanto di più buffamente “southern” si possa immaginare, e l’affetto del regista fa perdonare gli affondi patetici. Ci si commuove per questi sfigati taciturni, si apprezza l’atmosfera anni ’70 da fine del sogno americano, la musica country, il bizzarro cast (Laura Dern/ Diane Ladd come in “Cuore selvaggio”, Andy “Matlock” Griffith, i camei di Affleck e Jamie Lee Curtis).
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