Regia di D.J. Caruso vedi scheda film
Il film si apre con un uomo ferito, nel mezzo delle fiamme (quasi fosse l'inferno che apre le sue porte e lo chiama a se) che suona la sua tromba da buon jazzista, in attesa della fine lasciando agli altri decidere chi è veramente.
Tipica apertura che sappiamo si ritroverà a fine film, utile per introdurre la storia che si vuole racconatare.
La storia segue un cammino abbastanza frequente in questi film, l'uomo per bene che perde la moglie e oppresso dal non averla salvata o dal non essere morto anche lui, inizia una disperata e ostinata ricerca degli assassini, attraverso una lenta discesa nell'inferno, che come al solito sono i bassifondi della città. Un inizio trainspottiano con un pocosano drogaparty per poi entrare nel vivo del trhiller attraverso una serie di doppio gioco, corruzioni, tradimenti eccetera eccetera.
Fino al finale abbastanza scontato.
Una stellina va agli attori, Val Kilmer con una versione doppia drogato/jazzista e D'onofrio che con i ruoli folli e psicopatici rende bene (sempre caro mi sarà il buon Palla di Lardo).
In una missione punitiva due uomini irrompono in una stanza ed eliminano due drogati/spacciatori ferendo un uomo li per caso e uccidendo la moglie. Attraverso un semplice indizio l'uomo rintraccia gli assassini della moglie e indossando i panni di un piccolo spacciatore/drogato mette in atto un sottile e lungo piano vendicativo, vivendo nei bassifondi e collaborando come informatore per la polizia. Fino al capitolo finale, che loriporterà a galla liberandolo dai tormenti e dai cattivi pensieri.
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