Regia di Gregory Hoblit vedi scheda film
Il film può essere diviso in due parti, ben distinte, è questo il suo pricipale pregio (difetto). Una è tesa, appassionante, nervosa, porta dritto dritto lo spettatore in mezzo al conflitto che, anche se ricostruito più volte al cinema, viene reso in maniera incisiva. Poi si perde, processi, sotterfugi, dialoghi patriottici e antibellici. Già visto e reso in maniera migliore altrove.
Finita la seconda guerra mondiale un tenente viene arrestato per aver fatto alcune rivelazioni ai tedeschi sotto tortura. Inizia il processo.
Avvolgente, buona.
Il processo, gronda retorica e buoni sentimenti.
Farrell è in gamba come il solito. Ormai è uscito dal guscio degli emergenti e può aspirare ai grandi posti di Hollywood.
Willis da un pò di tempo a questa parte sembra aver perso colpi, non è al livello del giovane Farrell. Ma il film non demerita per lui ma per la seconda parte poco credibile!
Il regista si mostra ben più a suo agio nelle scene di guerra, le ricostruzioni sono degne di altri registi ben più famosi. Poi si perde nel processo, Kubrick è inarrivabile e il regista invece vorrebbe che ci concentrassimo di più su questa seconda parte. Peccato!
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