Regia di Tony Goldwyn vedi scheda film
Basato sul romanzo Il teorema della Mucca Nuova (Animal Husbandry) di Laura Zigman, è in grado di costruire una propria originalità e motivo d'esistere all'interno di un genere, quello della commedia romantica, ormai abusato su ogni fronte e servito in tutte le salse, le più disparate. Logicamente non si è in presenza né di un caposaldo né di un capolavoro, dato che manco ne avrebbe la pretesa o l'ambizione. Si tratta semplicemente di un riuscito prodotto medio, godibile, leggero e piacevole.
La trama vede uno spunto inedito nell'approccio, offrendo uno sguardo nuovo su vicende altrimenti risapute. La bizzarra teoria al centro di tutto è, infatti, alla fonte di un tono squisitamente irriverente e canzonatorio nei confronti di personaggi tipici o situazioni classiche. Si dimostra allora un prezioso ingrediente, che giova all'insieme e mai stona coi momenti di corretta serietà (seppur pochi, sono comunque presenti e rispettati). Lo svolgimento finirà per seguire i canoni, secondo binari prestabiliti e prevedibili, ma senza causare la compromissione di un divertito e attivo coinvolgimento (qualche colpo di scena e molte battute andranno di certo a segno).
Dei protagonisti non si può vantare alcun exploit, quantunque siano tutti nella norma, apprezzabili nelle loro relative interpretazioni. Ashley Judd (Jane Goodale) è realistica e convinta, dimostrandosi a suo agio pure in questi ruoli. L'astro nascente Hugh Jackman (Eddie Alden) non ha l'occasione della vita, ma rivela già la sua forte presenza scenica. Greg Kinnear (Ray Brown) e Marisa Tomei (Liz) confermano la loro propensione a restituire sempre ottimi comprimari. Dignitosi anche gli altri nomi di contorno: Ellen Barkin, che incarna una Diane Roberts che pare un'opinionista o una conduttrice estrapolata dai nostrani salotti televisivi; Catherine Dent (Alice) e Peter Friedman (Stephen), rispettivamente nella parte della sorella e del cognato di Jane.
In definitiva, credo sia da molti ingiustamente sottovalutato, senza per questo volerlo forzosamente sovrastimarlo. Perché la sua onesta fattura, riflessa pure in una vivace e consona colonna sonora, consegue lo scopo prefisso e centra i suoi modesti (in senso buono) obiettivi. Promosso!
A Jane Goodale le cose vanno alla perfezione: è "l'acchiappaospiti" del talkshow televisivo più popolare del momento e sta per trasferirsi con Ray Brown, il produttore, in un appartamento da sogno. Quando Ray inaspettatamente la scarica, Jane inizia a studiare il comportamento maschile, per scoprire cosa fa palpitare il cuore degli uomini. Grazie alle sue "ricerche" diventa un vero e proprio "guru" per le single degli Stati Uniti. Ma Jane comincia a usare come cavia il suo coinquilino e collega Eddie, trovando risposte del tutto inattese.
Il lavoro di Rolfe Kent può essere definito gustoso. Traduce in sonorità più o meno note la giusta verve.
Mi è piaciuto così.
Assai convincente e credibile nella parte della protagonista, Jane Goodale.
Gradevole nei ruoli da comprimario, come questo suo Ray Brown.
Ha la simpatica, il fisico e il carisma per un perfetto Eddie Alden. Bravo.
Meritevole di essere ricordata, ella è Liz, la miglior amica di Jane.
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