Regia di Léa Pool vedi scheda film
Una pellicola delicata ed intensa che consiglierei a quelle bambine ignoranti che pretendono di saperne abbastanza di dinamiche sentimentali da scriverci sopra.
La trama semplice e toccante: Pauline (un'ottima Piper Perabo che abbiamo visto nei panni bagnati di Julia in "The Prestige") e Victoria (Jessica Parè), studentesse d’un ricco collegio americano, s’innamorano e scoprono con furia e tenerezza la passione e la dolcezza della loro giovane età. A seguirle con sguardo silenzioso, quasi distaccato, Mary (Mischa Barton)che di carattere dolce e mite accetta con discrezione e complicità la relazione fra le compagne di stanza. Quando Tori e Paulie vengono casualmente scoperte dalle compagne, l’età dell’ innocenza ha bruscamente fine: Tori sceglie di uniformarsi ai desideri borghesi dei genitori, mentre Paulie scivola nella disperazione affiancata (ma non adeguatamente consolata e sorretta) da Mary e dall’anziana educatrice della scuola. Il finale è un’allegoria tragica dell’impossibilità di vivere dopo l’aver perduto l’amore. La figura più dolente ed allo stesso tempo straordinaria è Paulie: una donna che si vota totalmente al sentimento amoroso, indignandosi per le etichette da salotto buono (“Sono Paulie che ama Tori!” rivendica esasperata all’amica Mary). Paulie l'adottata cerca la sua madre naturale, e vive spontaneamente la sua grande storia dell'esistenza, figlia dell'amore ("perché senza di lei la vita non è che una stalla", come ripete, citando Antonio e Cleopatra). E’ in lei e nella ascesa e discesa che il titolo originale “Lost and Delirious” ha un significato.
Perfetta colonna sonora, che non toglie pathos ma aggiunge drammaticità alla storia.
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