Regia di Dean Deblois, Chris Sanders vedi scheda film
Un pericoloso alieno, per sfuggire ai suoi creatori, ripara sulla terra e finisce nella Hawaii, dove viene scambiato per un cagnolino ed adottato dall’orfana Lilo, che lo ribattezza Stitch. Qui i due stringeranno una bella amicizia, finendo per condividere valori come famiglia (allargata) e… rock and roll.
Strano, atipico, deludente. Questi gli aggettivi che vengono in mente quando si pensa a questo ambiguo lungometraggio, intriso di troppi elementi spurii allo stile disneyano e decisamente indigesto, sia per i disegni falsamente innovativi (fondali acquerello ma poi ripassati con la computer grafica) – tra gli autori di “Lilo e Stitch” ci sono quelli che furono di “Mulan” - sia soprattutto per lo sballato tentativo di conformarsi alla nuova tendenza dei cartoon digitali (stile Pokemon per intenderci). Questo tentativo fallisce miseramente (da questo punto di vista il sodalizio futuro con la Pixar sarà come manna dal cielo!), mostrandoci un risultato al di sotto delle aspettative. Troppo citazionismo fine a se stesso e poche risate. Passaggio a vuoto della leggendaria casa di produzione americana, che nonostante tutto però avrà ben 3 seguiti ed uno spin-off televisivo.
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