Regia di Pietro Germi vedi scheda film
Una borghesia piccola piccola nascosta dietro una gigantesca ipocrisia.Firmato Pietro Germi.Dopo la Sicilia,amabilmente dissezionata negli anni precedenti ecco passare sotto le forche caudine della satira al vetriolo il Veneto della provincia,Treviso e dintorni per la precisione.Il film racconta il cicaleccio che si sente allorchè passa una bella signorina davanti alla congrega dei vitelloni di tutte le età fermi a pettegolare al bar in piazza(che ho avuto modo di visitare un paio di anni fa trovandola praticamente immutata se non fosse per il nome del bar preso dal titolo del film e pieno di fotografie di scena),racconta l'ineludibile rituale dello struscio lungo il corso del paese,il lavoro delle malelingue,la rigida organizzazione sociale cristallizzata in mera facciata,il grande spuntare di corna sulle fronti.Tutto quello che si agita sotto l'apparente calma e virtù della provincia.Perchè se è vero che i Signori tradiscono a ogni minima occasione,le Signore non sono da meno,anche se fanno tutto lontano dalla luce del sole.In questo senso già dal titolo si intuisce il sarcasmo di Germi perchè in questo film di signore e di signori ne vediamo ben pochi,annzi forse non ne vediamo affatto.La struttura del film è a episodi anche se comunque ognuno dei protagonisti di ogni episodio ha un ruolo seppur defilato negli altri.Si parla di un medico puttaniere che lascia la moglie tranquillamente di compagnia di suo amico che gli ha confessato di essere diventato un cappone,sessualmente parlando,di un bancario sposato innamorato di una barista che prima si ribella,vuole vivere la sua storia finalmente d'amore ma poi viene ricondotto all'ovile,di una contadinella sguaiata allegramente concupita sessualmente dai professionisti più in vista della città,a turno.E le mogli mettono tutto a tacere grazie anche alla Chiesa e a un pugno di denari.Questa provincia ha un livello di moralità sconfortante,ognuno spruzza veleno all'impazzata,le istituzioni,la chiesa,la stampa sono mero strumento di arretramento sociale.Il film resta in miracoloso equilibrio tra la farsa e la commedia di costume propendendo più per la seconda senza scadere eccessivamente nel bozzettismo.E'un ritratto di un operosa provincia del nord per certi versi vicino a quello regalatoci da Antonio Pietrangeli in Il magnifico cornuto,uscito se non erro l'anno prima.L'adulterio sembra essere la costante di ogni matrimonio,la borghesia nasconde dietro una facciata rassicurante,perbenista,un nido di serpenti.Eccellente il cast con la scoperta di un caratterista eccellente come Gigi Ballista e tanti attori straordinari come Moschin,Lionello e la stupefacente Virna Lisi in inedita versione parrucca bruna...
uno dei suoi film migliori
versione inedita in parrucca bruna:Comunque brava
ottimo
molto brava
bravo in un personaggio infido
ottima
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