Suddiviso in tre episodi. Quattro vitelloni vengono accusati di aver messo incinta una minorenne: il processo verrà messo a tacere con l'aiuto delle autorità religiose del paese. A una festa un uomo riesce a sedurre la moglie di un amico facendogli credere di soffrire d'impotenza. L'amore clandestino tra un uomo sposato e una giovane cassiera sarà stroncato per salvaguardare l'unione coniugale.
Note
Germi racconta la vita di una cittadina nella provincia veneta dal punto di vista della "piazza" dove la comunità provinciale, meschina, ipocrita e cattolica tiene sotto sorveglianza chiunque osi mettersi contro alle regole non dette dei benpensanti. Commedia all'italiana veramente cattiva e sferzante: uno tra i film più belli di Germi. Sceneggiatura di Vincenzoni, Age, Scarpelli e Flaiano.
Condivido nel complesso il giudizio positivo sul film, che mostra -per così dire - l'altra faccia di don Camillo (ma sono intanto maturati gli anni del Boom). Trovo invece fuori luogo l'ultima parola nella stringa "provinciale, meschina, ipocrita e cattolica". Si direbbe lo stesso se si trattasse di una comunità ebrea, comunista o che altro?
Straordinario. Qualcuno potrebbe dubitare di recensioni entusiastiche, giudicandole puerili. Ma per questo film, per questi bravissimi attori, per questa sceneggiatura equilibrata eppure a tratti crudele, i superlativi non saranno mai fuori posto, bensì insufficienti.
Film di Pietro Germi, amaro, sull'ipocrisia della borghesia italiana di provincia durante il boom economico. Pellicola senza speranza, girata in modo straordinario. Un classico del neorealismo.
Pietro Germi e la provincia italiana: una lunga storia di amore/odio, un magnifico romanzo cattivo e tenero, sadico e malinconico. Ma mai e poi mai complice.
Un grottesco di gran classe del maestro Pietro Germi. Da non perdere. La ragazza col tubo arrotolato intorno alla spalla come una borsa, che gira per vetrine smangiucchiando una mela, è indimenticabile…
una pietra miliare della commedia all'italiana. Godibilissimo, ironico, non averlo visto è una pecca che nessuno dovrebbe sopportare. Sono 20 anni che aspetto che lo trasmettano in TV. Niente da fare. In compenso siamo sommersi solo dal trash.
Quando la commedia all'italiana sapeva inscenare la farsa dall'acuto e impietoso sguardo sulla realtà. Pietro Germi irride l'Italietta del boom economico e la borghesia provinciale delle professioni, che non ha fascino discreto ma solo malcelata vigliaccheria e villana scemenza mascherata di giovialità, e che non riesce, anzi non vuole scrollarsi di dosso la polvere delle sue inveterate… leggi tutto
Una Dolce vita ambientata in una cittadina veneta (Treviso, non dichiarata), più plebea e ipocrita di quella romana descritta da Fellini, e resa in modo più facile e farsesco. Un film decoroso, ma non certo il capolavoro osannato da molti, né fra i migliori film di Germi. Le scene collettive sono ripetitive e spente, almeno al confronto di quelle de La dolce vita o anche de… leggi tutto
La latitudine cambia ma l'ipocrisia degli italiani rimange la stessa: è questo il messaggio che - dopo la Sicilia di Sedotta e abbandontata - Pietro Germi sembra ribadire con Signore & Signori. Le signore del titolo sembrano molto poco signore e sono piuttosto isteriche. I signori si danno di gomito, si fingono amici ma si sparlano alle spalle e fanno circolare lettere anonime. La…
Pietro Germi è stato uno dei nostri registi più "impegnati" nell'ambito della commedia di costume che venne rapidamente ribattezzata "all'italiana" dopo il successo del suo capolavoro del 1962 con Marcello Mastroianni. Se in quel caso l'ispirazione di Germi traeva la sua linfa vitale dal risentimento contro il delitto d'onore, pochi anni dopo, nel 1966 e nel Veneto, Germi conclude…
E il test di Bechdel - disorientato, in sovraccarico e in cortocircuito - muto.
• GirlHood (Musica).
1. Cat Power (Charlyn "Chan" Marshall) 2. (Hannah) "Aldous" Harding 3. Rachele Bastreghi / 1 (a…
Da poco pubblicata la lista dei più grandi film di sempre da parte del prestigioso istituto britannico di cinematografia. Grandi conferme e alcune sorprese. Alcuni grandi film e registi forse ingiustamente…
FESTA DEL LAVORO?
Un piccolo sfogo dettato dalla percepita assenza di prospettive...
1° maggio.
Festa del lavoro o lutto del lavoro?
Dopo oltre due secoli di lotte, rivendicazioni,…
IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA
In una imprecisata cittadina benestante di provincia nel Veneto, una serie di disavventure sono destinate a mettere a dura prova l'apparente perbenismo che nasconde, sempre più a fatica, la disarmonia familiare che caratterizza un manipolo di agiati commercianti della più integerrima borghesia locale.
Nel primo dei tre episodi, che potrebbe…
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Commenti (11) vedi tutti
Condivido nel complesso il giudizio positivo sul film, che mostra -per così dire - l'altra faccia di don Camillo (ma sono intanto maturati gli anni del Boom). Trovo invece fuori luogo l'ultima parola nella stringa "provinciale, meschina, ipocrita e cattolica". Si direbbe lo stesso se si trattasse di una comunità ebrea, comunista o che altro?
commento di ManzettiStraordinario. Qualcuno potrebbe dubitare di recensioni entusiastiche, giudicandole puerili. Ma per questo film, per questi bravissimi attori, per questa sceneggiatura equilibrata eppure a tratti crudele, i superlativi non saranno mai fuori posto, bensì insufficienti.
commento di toni60Una commedia sopra la media ma nulla di straordinario.
commento di AllepL'amore esiste. Esiste veramente. In molte forme. Falso, simulato, improvvisato, recitato, piegato, surrogato, liofilizzato, sintetico, furtivo, rapace, rubato, gestito, azzardato, spalmato, ma, sopra tutto.... rispettabile!
leggi la recensione completa di BradyFilm di Pietro Germi, amaro, sull'ipocrisia della borghesia italiana di provincia durante il boom economico. Pellicola senza speranza, girata in modo straordinario. Un classico del neorealismo.
commento di ENNAHPrima di Amici Miei, anzi violentemente prima!
leggi la recensione completa di luca826Pietro Germi e la provincia italiana: una lunga storia di amore/odio, un magnifico romanzo cattivo e tenero, sadico e malinconico. Ma mai e poi mai complice.
leggi la recensione completa di MarioCUno sporco film che esalta il tradimento la menzogna e il libertinaggio.
commento di wang yu"La dolce vita"? Cosa ghe se sta paturnia? Nu stemo ben in provinsia, un poco costretti ma tanto alegri!
commento di michelUn grottesco di gran classe del maestro Pietro Germi. Da non perdere. La ragazza col tubo arrotolato intorno alla spalla come una borsa, che gira per vetrine smangiucchiando una mela, è indimenticabile…
commento di orsoaudaceuna pietra miliare della commedia all'italiana. Godibilissimo, ironico, non averlo visto è una pecca che nessuno dovrebbe sopportare. Sono 20 anni che aspetto che lo trasmettano in TV. Niente da fare. In compenso siamo sommersi solo dal trash.
commento di sangrila31