Regia di Gaspar Noé vedi scheda film
Che dire? Perplessità allo stato puro, all'ennesima potenza, per un film che vuole essere eccessivo e scandalizzare ma, dopo i primi 10 minuti, altro non fà che ubriacare. Il regista dovrebbere farsi insegnare da Raimi sia per quanto riguarda lo stile steadycam, sia per quanto concerne la violenza. Violenza che, in un film, deve necessariamente essere "liberatoria" e catartica, non verosimile. Ciò, difatti, che più disturba del film è il distacco che esiste tra il regista e ciò che mette in mostra.
La parte ambiantata nel locale "Rectum" (che idiozia sin dal nome!)è, a dir poco, avvilente e disgustosa. E la base del film, perfettemante in tema con tutto il resto, incoerente e demenziale: un gay che sodomizza la Bellucci!
Unica nota di merito, appunto, la Bellucci che, davvero in "forma", pare amare interpretare ruoli osceni e sconvenienti....
Partendo da un brutale omicidio, la storia narra a ritroso la triste vicenda di una ragazza incinta violentata da un gay.
Dopo "Dobermann" e "L'ultimo capodanno", la Bellucci viene eletta come interprete nostrana di scene osè e particolarmente crude. Con il passare degli anni, la bellezza della Bellucci aumenta ed è direttamente proporzionale alla brutalità dei ruoli ri"vestiti".
Neanche un ubriaco si azzarderebbe a girare i primi 20 minuti a quella maniera....
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