Regia di Gaspar Noé vedi scheda film
Un brutto film che fece una certa impressione anni fa, quando fu presentato al festival di Cannes addirittura in concorso, ma di cui si sono perse rapidamente le tracce. Le due scene "clou" sono entrambe nella prima parte e sono all'insegna di una violenza disturbante, francamente fastidiosa e insostenibile (particolarmente quella della vendetta nel locale gay, che potrebbe essere definita perfino razzista per la sua rappresentazione totalmente negativa del mondo omosessuale). Anche la scena dello stupro della Bellucci, naturalmente, risulta malsana e sgradevole, poichè non c'è la moralità di uno sguardo registico a riscattarne le nefandezze. Per il resto, il film procede "all'indietro" come Memento, ma passati i momenti forti, resta solo la banalità e la noia di sequenze che non aggiungono nulla a quanto veniva prima. All'attivo si potrebbe citare soltanto il virtuosismo indubbio della regia in alcuni passaggi, con piani-sequenzae movimenti di macchina che non passano certo inosservati, ma questo virtuosismo si rivela inutile, forse perfino controproducente. Nessuno degli attori lascia il segno per la sua interpretazione, nè una Bellucci che soltanto in seguito avrebbe fornito prove più convincenti, nè Vincent Cassel che invece è un ottimo attore, ma qui è malservito dalla sceneggiatura e dalla regia.
voto 4/10
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