Regia di Emanuele Crialese vedi scheda film
la sceneggiatura e' un po' disorganica, ma la performance della Golino e una regia qua e la' ispirata rendono il film non un capolavoro ma comunque un quadro lucido del profondo Sud, ferino, assolato, autentico, popolato da ragazzi che girano a torso nudo e parlano in dialetto stretto. Film sul "male di vivere" montaliano, mescolato a reminiscenze immobilistiche verghiane
tra realismo e allucinazione, dimostra di saper creare un immaginario
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