Regia di Joe Lynch vedi scheda film
Si riuniscono Dennis Paoli (sceneggiatore), Brian Yuzna (produttore esecutivo) e Barbara Crampton (coprotagonista e produttrice), nel tentativo - solo parzialmente riuscito - di dare continuità alla mitica serie "lovecraftiana" avviata con "Re-animator" (1986) e chiusa con "Dagon"(2001).
Arkham (Massachusetts). La psichiatra Elizabeth Derby (Heather Graham) si presenta in stato delirante dalla collega e amica Danielle Upton (Barbara Crampton): fa strani discorsi sulle OBE (Out of Body Experience), ovvero "esperienze fuori dal corpo" che avrebbe provato e insiste perché venga distrutto il cervello di Asa (Judah Lewis), un suo giovane paziente investito mortalmente da una macchina. Danielle riesce a calmarla, chiedendo di raccontare quella stravagante storia dal principio. Tutto è iniziato quando nello studio di Elizabeth si è presentato Asa, uno studente impaurito dall'anziano padre Ephraim (Bruce Davison), sostenendo che in realtà il genitore non è più quello che dovrebbe essere, bensì un'entità aliena che da tempo immemorabile prende possesso dei corpi umani, scambiando le relative identità. Fuggito in stato confusionale, per Elizabeth Asa potrebbe soffrire di schizofrenia paranoica. Tenta quindi di aiutarlo, finendo persino per provare una forte attrazione sessuale nei suoi confronti, che la spinge a tradire il marito Edward Derby (Johnathon Schaech).
Rielaborazione, molto libera, del racconto The Thing on the Door Step (1933) di Howard Phillips Lovecraft, lo stesso adattato a mediometraggio per la serie televisiva "Il fascino dell'insolito" (episodio La cosa sulla soglia, 1982). La singolarità di questa operazione "rievocativa" è data dal fatto che si tratta di una produzione, in linea teorica ma anche pratica, capace di proseguire la fortunata serie ispirata agli scritti del "Solitario di Providence", diretta da Stuart Gordon (le cui opere sono diventate di culto, tipo Re-animator, From Beyond, Castle Freak, Necronomicon e Dagon), con protagonista Barbara Crampton e produzione di Brian Yuzna: due nomi, quest'ultimi, che ritroviamo coinvolti anche in tale circostanza, ai quali si aggiunge quello dello sceneggiatore Dennis Paoli. Non è quindi da intendere alla leggera la scritta che campeggia sulla locandina del film, "From the makers of Re-animator and From Beyond". Si aggiunga una piacevole dose di erotismo, in linea con la filosofia sporcacciona del ciclo citato, oggi del tutto preclusa al genere horror - il "mutante" è un vero e proprio assatanato di sesso, scopre con perverso e particolare piacere l'esperienza di trovarsi in un corpo di una donna (la dottoressa Elizabeth), arrivando a violentare, letteralmente, il sorpreso coniuge - e qualche immancabile effetto splatter e diventa quindi comprensibile come, assai inaspettatamente, Suitable Flesh, riesca a riportarci con la memoria a ridosso degli anni Novanta. Quel climax delirante, spaventoso ma anche divertente, ritorna a farci tremare con qualche immancabile modesto sorriso sulle labbra. Se per Barbara Crampton il tempo sembra essersi fermato (è ancora una bellissima donna e nel film stimola sessualmente, con la sua sola presenza, partners maschili e femminili), un ingranaggio della filiera tecnica contribuisce però a ridurre gli entusiasmi dell'appassionato. Ed è anche quello più importante: in regia non troviamo la brillante mano di Stuart Gordon (1947 - 2020), ma quella più tremolante di Joe Lynch (già all'opera per i non esaltanti e certamente poco memorabili Frozen, Hatchet II, Chillerama e Victor Crowley), impedita parzialmente nella direzione anche da un budget che impone mediocri spfx. Peccato, perché una maggior fiducia nel progetto (o, per meglio dire, più soldini a disposizione da parte dei ben 12 finanziatori coinvolti) avrebbe garantito una qualità tecnica non dissimile da quella espressa nei lavori precedentemente citati. Prima di approdare direttamente in streaming assieme a una valanga di titoli e titoletti destinati a celebrare Halloween '23, Suitable Flesh ha fatto un lunghissimo giro promozionale apparendo nel corso dell'anno al Tribeca Film Festival, al Fantasia Festival, al FrightFest, al Fantastic Fest e infine, evitando di citarne tanti altri meno prestigiosi, è stato ospitato persino a Sitges.
"Noi camminiamo nell'oscurità insieme a fantasmi e spettri che non conosciamo e il nostro piccolo mondo si immerge ciecamente in abissi senza fondo, verso mète che non possiamo neanche concepire. Il pensiero stesso è una fusione tra credenza e capacità di intendere. Noi ci illudiamo pensando di conoscere ogni cosa inerente al nostro mondo, ma non è così, e ci stupiremmo se sapessimo realmente ogni cosa o se potesse veramente esserci pace e sicurezza per tutti in questo vasto universo."
(Howard Phillips Lovecraft: Qualcosa dall'alto, 1929)
Trailer
F.P. 20/11/2023 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 98'45") / Data del rilascio (streaming) USA, Regno Unito, Brasile: 27/10/2023
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